Istat, sale la fiducia dei consumatori Le associazioni: falso
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A febbraio 2011 l'indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato a 106,4 dal 105,9 del mese precedente. Lo rende noto l'Istat. Secondo l'istituto il miglioramento è dovuto a un maggior ottimismo sul futuro della situazione economica del paese e della famiglia (l'indice del «clima futuro» sale da 90,9 a 94,7), mentre scende l'indicatore del clima corrente( da116,7a115,1).Anchel'indice relativo al clima economico generale sale da 77,4a78,6,mentre rimangon osostanzialmente stazionarie le valutazioni sul clima personale (l'indicepassada120,6a120,5). «Un ottimismo poco credibile e del tutto fuori luogo, che torna a far nutrire seri dubbi sui metodi utilizzati per effettuare queste rilevazioni», polemizzano scettici Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Perentrambile si tratta di stime«infondate e poco credibili». I segnali provenienti dallo scenario economico, dicono, «sono tutti in aperta contraddizione con queste prospettive: dal crollo dei consumi (complessivamente del-6%negli ultimi 3 anni) al crollo del credito al consumo registrato, per l'ennesima volta, nel 2010 (del -5,3%); dal crollo del potere di acquisto delle famiglie del -9,6% dal2007adoggi alla crescita dell'inoccupazione (11%), alle striminzite prospettive sul Pil 2011 e 2012 ( dallo 0,9 all'1%)».