Nuova rilevazione Soldionline.it e SWG sul dato di maggio. Il Sud supera il Nord. Tra i cinquantenni il tasso sale all´8,7% Inflazione percepita, alta ma in discesa A maggio è al 7,9%: cinque punti e mezzo sopra quella ufficiale LUCIO CILLIS
ROMA - Inflazione percepita al 7,9% contro il 2,3% ufficiale. Anche a maggio, secondo l´ultima rilevazione realizzata dall´istituto di ricerche Swg e dal sito di informazione finanziaria Soldionline.it, il divario tra la dinamica dei prezzi "sentiti" dai consumatori nella vita di ogni giorno e quella riscontrata dall´Istat si conferma "caldo". Se a maggio 2003 l´inflazione percepita era all´8% e quella dell´istituto di statistica al 2,7% con uno scarto del 5,3% oggi la differenza è del 5,6%, anche se la tendenza si è invertita. Prosegue, infatti, la discesa dai picchi invernali: si è passati dal massimo del 9,5% raggiunto nel dicembre 2003, al 7,9% del maggio scorso. Ma nonostante questo progressivo miglioramento ed abbassamento della percezione dei rincari, resta ancora elevato il divario tra i dati ufficiali e ciò che gli italiani percepiscono facendo la spesa: per l´indagine la corsa dei prezzi secondo i consumatori è tre volte e mezzo quella misurata con rigore statistico. Nella ricerca Swg-Soldionline.it di maggio (effettuata su un campione di 15 mila persone) emergono anche delle differenze territoriali che seguono la dinamica dei rincari registrati, con percentuali differenti, dall´Istat. Come quelli segnalati dall´istituto nelle grandi città del Sud, con aumenti che si riflettono pure sull´inflazione "virtuale": se al settentrione la dinamica dei prezzi percepiti è al 6,9% e al Centro all´8,1%, al Sud, dove il reddito medio è inferiore del 20 per cento rispetto quello del Nord, si colloca all´8,9 per cento. Anche per l´Istat la tendenza ad un riallineamento dei prezzi tra Sud e Nord è ormai una realtà: Bari, col 2 per cento, Palermo col 2,1 e Napoli col 2,6 per cento, nel maggio scorso hanno superato per incremento tendenziale città come Bologna (+1,7%), Genova (+1,9% in un anno), Milano (2,1%) e addirittura Venezia (+1,6%). Ma ci sono altri dati sorprendenti. Ad esempio, tra le fasce d´età che "sentono" maggiormente il peso del fare la spesa ogni giorno la ricerca Swg-Soldionline.it individua quelle che vantano un potere d´acquisto superiore alla media. Sono infatti gli intervistati in età compresa tra i 45 e i 55 anni a lamentare un´inflazione più alta della media e pari all´8,7 per cento. Meno forte, infine, l´impatto della corsa dei prezzi sugli over 65enni, e quindi sui pensionati e sulla terza età, teoricamente i più esposti e sensibili agli sbalzi dei prezzi, secondo i quali l´inflazione percepita è contenuta entro il 6,7 per cento.
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