In discoteca sbarca il vigilante
Lunedì 7 maggio 2001
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In discoteca sbarca il vigilante Notti più sicure: primi uomini in divisa tra i ragazzi Sabato sera debutto delle guardie giurate all'Alcatraz di Milano. Effetto dell'accordo col ministero degli Interni
ANNA TONELLI
RIMINI - Guardano con il sorriso quei ragazzi con i capelli dritti e l'orecchino al naso, ma sono in divisa. Rassicuranti e decisi, attenti e indagatori. Incutono timore, ma sono lì anche per dare sicurezza. Le guardie giurate fanno l'ingresso in discoteca. Sabato sera all'Alcatraz di Milano, prima ancora al Fura di Desenzano sul Garda, a breve anche nei locali della notte della riviera romagnola. Sono passati poco più di due mesi dall'accordo siglato fra Silb (Sindacato locali da ballo) e Ministero degli Interni per tentare di rendere più concreta l'idea delle notti «dolci», protette e controllate. E già prima dell'estate, termine indicato per rendere operativo il piano, le Casbah del rock e dell'house music si sono attrezzate per dimostrare che lo stop allo sballo non è solo una parola al vento. Niente più buttafuori solo muscoli e arroganza. A sorvegliare balli e drink dei modaioli ci sono ora figure professionali che devono sapere se e come intervenire, utilizzando pure maniere forti nel caso di risse o di pericoli rischiosi. Guardie giurate che di giorno sorvegliano banche e supermercati, ma pure «addetti alla sicurezza» con tanto di licenza e patentino pronti a intervenire per cacciare chi ha alzato troppo il gomito o è in cerca di grane. La regola è evitare di far degenerare le situazioni a rischio. Ma si punta soprattutto alla prevenzione e all'effetto deterrente provocato dalla divisa. Fra i postbuttafuori c'è chi preferisce mettere in mostra tesserino e abbigliamento doc proprio per farsi riconoscere, chi invece sceglie un look più anonimo contando sul fiuto del professionista in grado di anticipare il precipitare degli eventi. Al Fura di Desenzano per esempio hanno affidato la sicurezza ad una ragazza che, in pantaloni e maglietta nera con tesserino applicato, conta sulla «fermezza gentile» per tenere ordine. In un primo momento i gestori dei locali non gradivano la proposta di assoldare guardie giurate per la paura di «militarizzare» i luoghi del divertimento. Poi alcuni episodi di violenza verificatisi dentro le discoteche anche per l'improvvisazione dei buttafuori e il rischio di una criminalizzazione mai sopita, hanno spinto ad accettare l'accordo. «Le discoteche - sostiene Giancarlo Barisio, presidente del Silb - non hanno bisogno di sceriffi, ma di regole precise per evitare presenze e comportamenti violenti nei locali». Le notti sicure sono una garanzia sia per i clienti sia per le discoteche. «Non dobbiamo dimenticare - aggiunge ancora Barisio - che ogni settimana più di 4 milioni di persone entrano nei locali: a noi interessa la loro sicurezza, garantita ora da strumenti idonei utilizzati con competenza».
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