In arrivo il decreto per le scommesse

Sabato 01 Marzo 2003
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In arrivo il decreto per le scommesse
 Prende corpo l'ipotesi di ridurre i minimi pregressi con una rateizzazione del pagamento MARTINO CAVALLI
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ROMA - Dopo il Bingo, bisognoso di cure, potrebbe essere finalmente in dirittura d'arrivo anche la vertenza che oppone da molti mesi le agenzie di scommesse al ministero dell'Economia. I tecnici stanno infatti lavorando sugli ultimi dettagli di un testo che presenta una proposta coordinata dei ministeri dell'Economia e delle Politiche agricole e che va incontro alle aspettative dei gestori, con l'ipotesi di una consistente riduzione dei minimi garantiti relativi agli anni passati, a cui si accompagnerebbe anche una forte rateizzazione per il pagamento delle quote rimanenti. L'operazione dovrebbe consentire contestualmente la sospensione dei provvedimenti di ritiro delle concessioni, già arrivati a destinazione in decine di casi. Sull'ipotesi di soluzione il sottosegretario all'Economia, Manlio Contento, preferisce mantenere la prudenza, ma secondo fonti del ministero il testo del decreto potrebbe anche arrivare in tempi molto brevi sul tavolo del Consiglio dei ministri. Ieri si è parlato ancora a lungo di giochi e scommesse, al convegno internazionale sui giochi organizzato alla Scuola superiore di Economia e delle Finanze. Secondo Gabriella Alemanno, vice direttore generale dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, nel 2003 il settore dei giochi e delle lotterie vivrà «sicuramente una ulteriore crescita» con un conseguente aumento anche per le entrate erariali (il 2002 si è chiuso con un aumento di oltre il 7% della raccolta totale a quota 15,6 miliardi di euro). L'amministrazione conta soprattutto, ha detto Alemanno, sulla regolarizzazione dei videogiochi introdotta con la Finanziaria 2003. «Puntiamo però anche sul rilancio del Totocalcio e sul Bingo interconnesso», ha aggiunto. Per quanto riguarda le novità relative al Totocalcio, i Monopoli dovrebbero fornire maggiori dettagli nel giro di una decina di giorni; meno precisi i tempi sul rilancio del Bingo. «Ci stiamo attrezzando», ha detto a proposito il vice direttore generale. Pier Domenico Gallo, presidente di Meliorbanca e neo azionista della Sisal, si è invece soffermato sull'importanza che il settore dei giochi e delle lotterie riveste dal punto di vista finanziario: le società nel mondo quotate in Borsa sono 120 e la capitalizzazione è pari a 50 miliardi di dollari. Gallo ha però sottolineato i ritardi dell'Italia: «Se la capitalizzazione delle società di giochi mediamente è pari negli altri Paesi al 2,5% della Borsa, noi siamo a una frazione di punto». Il presidente di Meliorbanca ha ricordato che in Italia ci sono due grandi imprese: «Lottomatica e Sisal e una serie di piccoli soggetti». Per Gallo bisognerebbe procedere ad una «asciugatura degli operatori più deboli e a un lancio sul mercato delle società. La quotazione in Borsa - ha detto - avrebbe un valore anche etico visti gli obblighi di trasparenza». Il mercato finanziario, ha concluso, «è pronto ma nel settore è necessaria una maggiore velocità e liberalizzazione». |
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