30/1/2002 ore: 11:22

Immigrati «stagionali» Il governo dà il via libera

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Ancora aperta la questione colf

Immigrati ?stagionali? Il governo d? il via libera Forse saranno ventimila

      ROMA - Tra i 13 e i 20 mila lavoratori stranieri a tempo determinato entro aprile, preferibilmente dell’Est europeo, assunti con un meccanismo - qualcuno ha suggerito di versare una parte dello stipendio nel Paese di origine - che li induca a tornare a casa una volta finita la stagione nei campi o nelle strutture turistiche. E gi? la prossima settimana, dopo l’incontro programmato per venerd? con gli assessori regionali, il ministro Roberto Maroni (Welfare) potrebbe sottoporre a Silvio Berlusconi lo schema della circolare della presidenza del consiglio con cui il governo autorizzer? l’ingresso in Italia della prima tranche annuale di manodopera stagionale. Invece, resta ancora aperta la questione della regolarizzazione delle colf: i ministeri dell’Interno e del Lavoro stanno limando l’emendamento al disegno di legge Fini-Bossi, che gi? stasera potrebbe essere presentato al Senato. Sul fronte degli ?stagionali?, l’atteso incontro tra Maroni e le organizzazioni degli agricoltori e delle imprese turistiche segna un punto a favore della distensione. Il ministro, che ha proposto una quota iniziale di 13 mila ingressi, ha ascoltato le richieste dei suoi interlocutori (30-33 mila in un anno per turismo e agricoltura, 40 mila in totale) e poi non ha nascosto la sua disponibilit? ad aumentare la prima tranche fino a 20 mila unit?, anche perch? non sono ancora state contabilizzate le quote del Lazio e della Toscana.
      Maroni, per?, ha posto due condizioni. La circolare favorirebbe i lavoratori stranieri che non devono affrontare un lungo viaggio per raggiungere l’Italia: ?Non ? pensabile che chi viene per pochi mesi arrivi dall’altra parte del mondo?, ha spiegato il ministro. In altre parole, disco verde per i Paesi dell’Est candidati ad entrare nella Ue. Seconda condizione: gli imprenditori dovranno collaborare per evitare che, al termine del contratto, lo ?stagionale? diventi un clandestino: ?Non trasformeremo le associazioni di categoria in carabinieri ma ? chiaro che senza la loro collaborazione non c’? garanzia dell’effettivo rimpatrio?. Uno dei meccanismi previsti potrebbe essere quello di versare una parte dello stipendio in una banca o alle Poste nel Paese di origine ma il ministro non si ? voluto sbilanciare: ?Di idee ce ne sono diverse ma le discuteremo nell’ambito di un tavolo tecnico?.
      Su quest’ultimo punto ? stato registrato qualche mugugno ma il clima ? disteso. E’ ottimista il presidente della Coldiretti, Paolo Bedoni: ?L’impegno del ministro a valutare fin da subito la possibilit? di ingresso di 33 mila lavoratori stagionali, come lo scorso anno, va incontro alle richieste immediate del settore agricolo?. Per Maroni, comunque, va chiarito il ?mistero? dei 200 mila lavoratori stranieri regolari iscritti al collocamento (60 mila, concentrati soprattutto al Nord, ?hanno tutti i requisiti per essere assunti?) che ?non riescono a trovare un lavoro: ?Prima di definire il numero di coloro che potranno entrare nel 2002 e nel 2003 bisogner? capire perch? questi non lavorano?. E ancora: ?Il mondo delle imprese non pu? chiedere la lotta alla clandestinit? e poi assumere lavoratori in nero?.
Dino Martirano


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