29/1/2002 ore: 9:19

Immigrati, per gli stagionali oggi primo round da Maroni

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Immigrati, per gli stagionali oggi primo round da Maroni
B.F.
ROMA - Resta alta l'attesa per il decreto che decider? i flussi di entrata in Italia di lavoratori stranieri. Oggi pomeriggio il ministro del Welfare, Roberto Maroni - che nei giorni scorsi aveva dichiarato di voler attendere, prima di emanare il decreto sui flussi, l'approvazione del Ddl sull'immigrazione all'esame del Parlamento - incontrer? i rappresentanti delle imprese agricole e del turismo preoccupate dall'allungarsi dei tempi del provvedimento. ?Siamo alla vigilia di una stagione cruciale per le grandi raccolte - ha detto Augusto Bocchini, presidente di Confagricoltura - che riguardano in particolare il settore ortofrutticolo gi? duramente messo alla prova dalle recenti gelate?. I rappresentanti delle imprese chiedono al Governo decisioni tempestive: ?In piena attivit? e con le settimane bianche ormai in svolgimento - ha aggiunto Bernab? Bocca, presidente della Federalberghi - e con l'approssimarsi della stagione turistica primavera-estate il nostro settore ha bisogno di adeguare gli organici alle esigenze della domanda pena la mancata apertura di numerose imprese recettive?. Confagricoltura e Federalberghi sottolineano che ?dell'intero contingente di lavoratori stranieri "autorizzati" ad entrare in Italia nel 2001, quasi il 90% ? stato assorbito dal settore agricolo e dal comparto turistico alberghiero, rispettivamente il 46% e il 43 per cento?. Il timore ? che ancora una volta i vincoli e i ritardi della burocrazia e della politica si riflettano pesantemente sull'andamento delle imprese. ?Anche quest'anno, come negli anni precedenti, l'emanazione del decreto flussi sta avvenendo con ritardo?, ha spiegato, il vicepresidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Paolo De Carolis. Pur apprezzando la decisione di Maroni di convocare i rappresentanti delle imprese, De Carolis ha aggiunto che ?preoccupano le dichiarazioni del ministro del Welfare ?di voler prima varare il disegno di legge sull'immigrazione?. Il problema della mancanza di manodopera si fa sentire soprattutto al Nord. Non a caso i primi a protestare sono stati gli imprenditori veneti che avevano gi? presentato formale richiesta per l'assunzione di manodopera straniera. E ieri da Bologna ? giunto un nuovo grido d'allarme. In tutti i settori produttivi ? stato stimato per il 2002 un fabbisogno di manodopera straniera per circa 14.000 lavoratori. Il dato ? stato elaborato dall'Osservatorio delle immigrazioni che fa capo alla Provincia e al Comune di Bologna, ha registrato 11.966 assunzioni di immigrati nell'anno 2000. Sempre a fine 2000, in provincia di Bologna erano circa 11.000 i lavoratori dipendenti extracomunitari, di cui 7.457 iscritti all'Inps. A questi si aggiungevano tra i 2.600 e i 2.900 collaboratori domestici e circa 500 dipendenti agricoli. In totale i lavoratori non comunitari raggiungevano il 3-4% dei dipendenti delle imprese attive nel territorio, mentre erano saliti a 3.356 i lavoratori autonomi e titolari di impresa. Per sollecitare il governo a emanare subito il decreto, svincolandolo dal dibattito sulla nuova legge per l'immigrazione, la Provincia di Bologna sta lavorando per organizzare nei prossimi giorni un incontro con i parlamentari della circoscrizione, mentre il presidente Vittorio Prodi si rivolger? direttamente, con una lettera, al ministro del Lavoro, Maroni.

Marted? 29 Gennaio 2002

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