23/12/2004 ore: 10:20
Il ristoratore può negare il servizio al cliente
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giovedì 23 dicembre 2004 sezione: NORME E TRIBUTI - pagina 24 Il ristoratore può negare il servizio al cliente Il comportamento di chi si ostina a tenere la sigaretta accesa può essere paragonato all'avventore in stato di ebbrezza Il Codice civile e le leggi sul commercio usano termini diversi da "conduttore": si parla di institori, procuratori, preposti, commessi, mentre le norme sul divieto di fumo usano il generico termine "conduttore" per responsabilizzare chi guida l'esercizio pubblico. La confusione dei termini non giova alla corretta applicazione delle norme, perché esistono sanzioni per il conduttore che non si fa rispettare. Chi chiede l'intervento. La vigilanza è svolta in autonomia o su richiesta di chiunque intenda far accertare infrazioni al divieto. Quindi, qualsiasi avventore può chiedere a soggetti incaricati della vigilanza di intervenire esercitando i poteri conferiti dalla legge o dal conduttore del locale. In caso di omesso intervento da parte di chi è incaricato di vigilare, non vi è alcun reato, ma solo una sanzione amministrativa da 200 a 2.000 euro (la Finanziaria 2005 prevede un aumento del 10 pr cento). Il richiamo al fumatore, secondo il punto 4 dell'accordo Stato-Regioni, può essere effettuato anche dal conduttore del locale o da un suo collaboratore delegato. Ma con la fase del richiamo, si dividono le strade del conduttore e di chi porta una divisa (anche se da guardia giurata). La sanzione. Con il richiamo inizia una fase delicata dell'applicazione della legge. Occorre infatti contestare la violazione al trasgressore, verbalizzare l'accaduto (e le eventuali osservazioni del fumatore) e iniziare una procedura per il pagamento (che non avviene nelle mani dell'accertatore). L'accordo StatoRegioni è innovativo in quanto riconosce anche alle guardie giurate la possibilità di contestare le violazioni, redigendo verbali che formalizzano l'accaduto. Questo potere spetta alle guardie giurate solo se espressamente adibite al servizio di vigilanza sul fumo, quindi occorre uno specifico incarico formalmente conferito alla singola guardia giurata dal conduttore dell'esercizio. Un rimedio estremo. Chi ha un locale pubblico è tenuto per legge a effettuare la prestazione richiesta a chiunque la domandi e ne corrisponda il prezzo (articolo 187 del regolamento di pubblica sicurezza). Tuttavia, nel caso in cui vi sia un fumatore resistente a tutte le contestazioni, il titolare può rifiutarsi di accontentare l'avventore. Ciò accade già normalmente in caso di comportamento molesto (ebbrezza, intemperanze verbali: Cassazione penale 1333/1980). Si potrà quindi obbligare il fumatore a scegliere tra la cena e la sigaretta. |