13/9/2010 ore: 8:25

Il patronato e le Casse dei professionisti

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In Italia sono oltre 1 milione e seicentomila i liberi professionisti iscritti alle Casse di previdenza, una realtà di cui si parla poco. Analizzando le iscrizioni alle Casse si scopre che negli ultimi anni alcune di esse hanno avuto un vero e proprio boom: in quindici anni , ad esempio, il numero degli iscritti alla Cassa forense (avvocati) e all’Inarcassa (ingeneri e architetti) è aumentato del 130%, nel quadro della generale crescita di tutte le Casse. I giovani liberi professionisti faticano a pagare i contributi poiché la crisi in atto deprime tutte le attività economiche e anche i loro redditi ma le Casse, ad ogni modo, devono onorare l’impegno assunto verso chi è in pensione e a suo tempo ha versato quanto dovuto. L’equilibrio tra entrate contributive e uscite per il pagamento dei trattamenti pensionistici varia in modo sensibile da una Cassa all’altra e farebbero bene gli iscritti, soprattutto i giovani, a interessarsi di questo aspetto, per dare certezza ai loro futuri diritti in campo pensionistico. Il patronato della CGILnegli ultimi anni ha esteso la sua attività anche in questo campo ritenendo che anche i liberi professionisti necessitino di una tutela di qualità; l’Inca ha offerto loro consulenza gratuita, a partire dalle informazioni sull'obbligo contributivo verso la Cassa ma dando particolare rilievo alle scelte che il professionista può compiere in materia previdenziale: riscatto degli anni di laurea, possibilità di ricongiungere contributi versati in più gestioni pensionistiche e calcolo del relativo onere, quando il lavoro professionale sia stato preceduto o seguito da periodi di lavoro dipendente nel settore privato o nel settore pubblico, possibilità di pensione in “totalizzazione” al compimento dell’età richiesta. In Italia la normativa in materia
di pensione è complessa, soggetta a modifiche continue, a volte peggiorative, ome quelle apportate di recente dal governo con la legge n. 122/2010, in particolare per quanto attiene l’attesa obbligatoria di 12 o, addirittura, 18 mesi per poter andare in pensione,una volta raggiunti i requisiti di età e di contribuzione. Nella “giungla” delle norme pensionistiche il consiglio e la consulenza gratuita dell’Inca possono essere utili anche al professionista che , in genere, segue poco la sua posizione assicurativa e affida i suoi obblighi fiscali a un altro professionista, che in materia di pensioni non ne sa molto di più.

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