Il gruppo ortofrutticolo "Conserve Italia" in manovra
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Venerdì 2 Febbraio 2001 italia - economia ---pag---13 Il nuovo gruppo ortofrutticolo a caccia di un partner in Europa Conserve Italia in manovra
(NOSTRO SERVIZIO)
BOLOGNA Il nuovo gruppo costituito da Conserve Italia, Conerpo e Apo-Conerpo di Bologna va a caccia di imprese in Europa. Dopo aver portato a termine il processo di ridefinizione degli assetti societari, le tre maggiori strutture di Confcooperative operanti nel settore ortofrutticolo scendono ora in campo con un’unica regia strategica e con un obiettivo: il rilancio del settore a livello produttivo, industriale e commerciale.
«La nostra strategia di sviluppo — spiega Oriano Emiliani, direttore generale del nuovo gruppo — punta ad un’ulteriore espansione sui mercati italiani ed esteri, cogliendo tutte le opportunità di crescita, anche per vie esterne, attraverso nuove acquisizioni di marchi, rami di aziende o know how. In particolare siamo interessati, già a partire dai prossimi mesi, a fare shopping di aziende del trasformato in alcuni Paesi europei dove la grande distribuzione organizzata è molto forte».
Le strategie del nuovo gruppo mirano anche all’allargamento della gamma di offerta sia nel fresco che nel trasformato: «Abbiamo appena realizzato — continua Emiliani — nuovi prodotti nel fresco ed entro breve tempo vogliamo entrare nella quarta e quinta gamma con i prodotti cosiddetti pronti all’uso». Lo sviluppo dell’innovazione di prodotto e di processo sarà possibile grazie a forti investimenti nella ricerca e sviluppo, sia per quanto riguarda gli aspetti produttivi che i processi di trasformazione.
«La presenza e lo sviluppo a livello europeo del ramo industriale del gruppo gestito da Conserve Italia — dice Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia — dovranno essere potenziati, valorizzando la competitività dei diversi bacini produttivi agricoli e la nostra capacità di penetrazione sui mercati, anche attraverso un utilizzo sinergico delle società controllate estere che fanno capo a Conserve Italia per il settore dei prodotti freschi». Il raggiungimento di questi obiettivi richiederà un riassetto industriale di Conserve Italia, che «dovrà tener conto delle mutate regole imposte dalla revisione dell'Ocm ortofrutta».
I valori che le tre società esprimono, portano sulla scena internazionale il più grande raggruppamento del comparto: 2.223 miliardi di fatturato aggregato nel 2000, 1,7 milioni di tonnellate di prodotti agricoli lavorati, 2,3 milioni di tonnellate di prodotti commercializzati allo stato fresco o trasformato, più di 3mila addetti fissi e circa 8mila stagionali, una base sociale comune costituita da 52 cooperative, 71 centrali di lavorazione per i prodotti freschi, 17 stabilimenti di trasformazione (di cui 13 in Italia, 3 in Francia e uno in Polonia).
---firma---Andrea Ghiaroni
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