Il Gros Market-Golden Cash resta un ricordo
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Il Gros Market-Golden Cash di via Mamiani, in zona Ragnola, resta un ricordo nella memoria. La proprietà ha chiuso i battenti la scorsa primavera, mettendo alla porta 16 dipendenti, nessuno dei quali in età pensionabile. Per gli ex lavoratori è scattata la mobilità per un anno, autorizzata dall’Inps a metà luglio. Ma le ex maestranze ancora non hanno visto un cent.
«Dopo aver elemosinato e a fatica ottenuto un misero anno di mobilità - racconta l’ex dipendente Italiano Papetti - ci troviamo al 5 ottobre senza aver percepito nulla. E’ tutto fermo perché manca il codice di pagamento che permette all’Inps di erogare l’indennizzo. Questa cosa è una vergogna. Dietro alle persone licenziate ci sono famiglie e problemi quotidiani da affrontare. E possibile che nessuno muova un dito? E le istituzioni che cosa stanno a fare?».
I lavoratori ricevettero la comunicazione del futuro licenziamento il 1° marzo scorso, durante un incontro a Roma tra i sindacati e la proprietà. I dipendenti e la Rsa accusarono la dirigenza di avere sospeso gli ordinativi di merce durante le festività natalizie, con l’intento di arrivare alla chiusura del punto vendita all’ingrosso di bevande e alimenti per bar, ristoranti e mense. A nulla valsero gli appelli della Rsu e dei sindacati indirizzati alla Provincia di Ascoli e al Comune di San Benedetto per evitare la dismissione dell’attività.
“In effetti - spiega Alessandro Pompei della Filcams Cgil - esiste un problema di natura tecnica per i versamenti, dipeso probabilmente alla mancata assegnazione da parte del Ministero romano di un numero di pagamento Inps, che purtroppo sta generando il disguido. E pensare che il sindacato era riuscito in tempi brevissimi ad ottenere la mobilità. Al più presto mi metterò in contatto con il ministero per cercare di risolvere la questione”.
La rivendita all’ingrosso insiste sul territorio da circa 30 anni, sebbene abbia cambiato più volte proprietà, marchio e location. Nel 2005 il Gruppo Lombardini diede in gestione il Gros Market alla famiglia Ciccone, titolare all’epoca dei Golden Cash di Pescara e Avezzano. Insieme fondarono la società Gmf che si occupava degli stabilimenti di San Benedetto e Avezzano, il primo con 16 dipendenti il secondo con 17. Dal 2005 al 2009 il fatturato è sceso da 6 milioni di euro annui a 1 milione, con la inevitabile cessazione del sito produttivo. Ma anche il punto di Avezzano è stato smantellato, con la conseguente messa in mobilità i tutti i dipendenti. Gli ex lavoratori sperano che l’Inps e il Ministero giungano velocemente ad una soluzione per vedere risollevate le condizioni economiche, anche se la mobilità avrà la breve durata di un anno.