Il fallimento di Siniscalco: «Ora se ne vada»
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mercoledì 25 maggio 2005
Il fallimento di Siniscalco «Ora se ne vada» La Cgil chiede una vera svolta nella conduzione dell’economia
Milano
DIMISSIONI. «Il governo Berlusconi, almeno per quanto riguarda la finanza pubblica, sta arrivando al capolinea e il ministro Siniscalco farebbe bene a get- tare la spugna». Questa è stata la reazione del responsabile economico della Cgil Beniamino Lapadula, commentando i dati diffusi ieri dall’Ocse, che «smentiscono in modo clamoroso quanto affermato la scorsa settimana al Senato dal ministro dell’Economia». Secondo Lapadula, le stime sul deficit riviste al rialzo dall’Ocse, «dopo il giudizio sui conti pubblici, ribadito due giorni fa da Eurostat, suonano come un ulteriore campanello di allarme per i mercati finanziari». In particolare sulla situazione al ministero dell’Economia, Lapadula ha sostenuto che «dopo l’uscita di Grilli dalla Ragioneria e il commissariamento del Tesoro da parte di un comitato politico la presenza di Siniscalco non funge neanche più da foglia di fico. Siniscalco si faccia da parte e lasci Giulio Tremonti di fronte alle sue responsabilità».
Duro anche il segretario della Cisl Savino Pezzotta anche se non condivide la posizione di chi chiede le dimissioni del ministro Siniscalco. «Noi non chiediamo mai le dimissioni di nessuno - ha detto ieri a Loreto rispondendo alle domande dei giornalisti a margine del congresso regionale della Cisl delle Marche - perché non è un compito che appartiene al sindacato». «I ministri - ha aggiunto - sono espressione di una maggioranza che ha vinto le elezioni» e quindi «è compito loro» governare. «Quello che posso dire - ha proseguito - è che la politica del governo l’abbiamo criticata, non la condividiamo, e chiediamo che sia cambiata».
E il senso di responsabilità invocato dallo stesso Siniscalco, che, ripetendo una famosa frase di John Kennedy, ha invitato, in primis, gli attori del sistema economico a chiedersi cosa possono fare per il Paese? Il governo, «per prima cosa si dimetta» e poi passi a convincere gli italiani a fare ognuno la propria parte. Questa, in estrema sintesi, la risposta dell’ex ministro del Tesoro, il diessino Vincenzo Visco .
L’appello di Siniscalco, ha affermato Visco interpellato alla Camera, «può essere un appello giusto. Bisogna però vedere se lo può fare un governo che pochi giorni fa ha spiegato il calo del Pil con il fatto che gli italiani sono andati in ferie. Per prima cosa il governo deve dimettersi - ha aggiunto Visco - per poi chiedere agli italiani cosa possono fare e convincerli a fare ognuno la propria parte. Ma cominci il governo».
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