24/2/2006 ore: 10:36

Ichino, la Cgil si corregge

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    venerd? 24 febbraio 2006

    Pagina 31 - Economia


    Ichino, la Cgil si corregge
      Sconfessata la circolare della consulta.
      Pezzotta: attacco di cattivo gusto

      Roberto Bagnoli
        ROMA - La Cgil prende le distanze dalla ?circolare? scritta dal responsabile dell’ufficio giuridico del sindacato Giovanni Naccari e poi rimbalzata sulla piazza virtuale Labourlist. La circolare, pur senza fare esplicitamente i nomi, chiedeva di mettere al bando le idee del giuslavorista Pietro Ichino e di altri intellettuali "eretici". ?Quel manoscritto ? stato fatto circolare a titolo personale e certo non esprime la linea della Cgil?, afferma il segretario confederale Paolo Nerozzi che racconta di aver telefonato subito al professor Ichino per esprimergli la sua solidariet? personale e quella ufficiale della Cgil. Il segretario Guglielmo Epifani per ora sorvola, ma ha intenzione di parlare della vicenda addirittura dalla tribuna del congresso della Cgil in programma la settimana prossima. Dal canto suo Naccari, interpellato, non ha voluto rilasciare dichiarazioni per spiegare il suo contestato intervento ma, nei corridoi del sindacato di Corso Italia, non si fa mistero delle sue dimissioni che sarebbero state gi? offerte alla segreteria Cgil per chiudere il caso.

        La vicenda Naccari ha suscitato indignate reazioni anche da parte di altri dirigenti sindacali di primo piano. Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, l’ha definita ?una lettera clericale, cio? scritta da uno che pensa di aver in tasca la verit? e gli altri no? e la derubrica nel cestino delle opere di ?cattivo gusto?. Pezzotta si sofferma sul ruolo di Ichino - ?col quale ho avuto anche io discussioni, pur essendo d’accordo con molte delle sue idee? - e degli intellettuali che devono avere per definizione ?un ruolo di stimolo e di provocazione? perch? nel sindacato ?l’autoreferenzialit? fa male?.

        Chi butta acqua sul fuoco ? il segretario della Uil Luigi Angeletti che osserva come su questa vicenda ?sia stata montata una polemica un po' eccessiva?. Subito dopo per? ammette che i toni e i contenuti della circolare di Naccari ?non mi hanno sorpreso pi? di tanto perch? nella Cgil ci sono ancora quelli che lanciano anatemi convinti di essere nel giusto?. In Cgil comunque c’? chi racconta come la lettera di Naccari fosse nata per sollecitare un dibattito critico sui temi del ruolo del sindacato e del sistema contrattuale una serie di interventi. E allegava, come nota di partenza, un articolo di Piergiovanni Alleva (direttore della rivista giuridica della Cgil) pubblicato il 17 di febbraio sul Manifesto in cui il giurista interveniva sulla ?Legge Biagi e le alternative possibili?.
          In Cgil Naccari non ha mai avuto incarichi dirigenziali, ? considerato un personaggio un po' naif, cultore di musiche latine e ballerino provetto, eppure la sua iniziativa ha movimentato il dibattito interno non solo al centro ma anche nelle organizzazioni periferiche. Onorio Rosati, neo-segretario della Camera del Lavoro di Milano, si dice ?sconcertato dall’anatema di Naccari? augurandosi che la segreteria nazionale ?prenda al pi? presto provvedimenti?. Rosati si ? messo subito in contatto con Ichino - che ? stato tra l’altro responsabile dell’ufficio giuridico della Camera del lavoro di Milano - per esprimergli la sua stima e solidariet? e per concordare la presentazione del suo libro nella storica sede della Cgil milanese.

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