4/7/2005 ore: 10:36
I sindacati su Dpef e Tfr: «Lavoratori penalizzati»
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Pagina 14 - Economia I sindacati su Dpef e Tfr «Lavoratori penalizzati» Nulla di scontato anche sul piano politico sul Dpef e sulla prossima Finanziaria dove l´Udc alza la voce: «Nessuno si illuda di andare a fare una Finanziaria allo scoperto, pensando di consegnare il debito a chi verrà dopo o, in caso di vittoria alle elezioni, di andare a ricontrattare con l´Europa. Sarebbe un boomerang», ha detto il sottosegretario all´Economia Michele Vietti, intervenendo al congresso dell´Udc. Il malumore sale anche nelle opposizioni: «Il governo si è impegnato a mettere un po´ di polvere sotto il tappeto ed a dare più in là la risposta alle esigenze di risanamento che l´ Unione Europea ci ha indicato», ha detto il diessino Pierluigi Bersani. Da domani si entra dunque in una nuova settimana di attesa e confronto in vista del varo del Dpef di metà mese (dopo l´Ecofin del 12 luglio) e di cui, come ha annunciato ieri il ministro del Welfare Maroni, Siniscalco dovrebbe fornire una sintesi ai colleghi e avviare una discussione bilaterale. Intanto si alza il tono dello scontro sulla riforma del Tfr: il viceministro dell´Economia Baldassarri ha detto che resta aperto il problema delle compensazioni da garantire alle imprese pari a 5-600 milioni di euro fin dal 2006 e dunque sulla copertura finanziaria di queste risorse. Il ministro del Welfare Maroni ha replicato assicurando che non c´è «nessun problema» e che c´è pieno accordo con la Ragioneria generale dello Stato. Maroni si è detto anche «convinto che si sarà il consenso dei sindacati». Ma critiche al provvedimento sul Tfr giungono proprio da Cgil, Cisl e Uil. «Il provvedimento non va bene per tante ragioni», ha detto Epifani. In particolare, per il leader della Cgil «la più rilevante è perché si mette sullo stesso piano la previdenza contrattuale con le polizze individuali e in questo si snatura l´idea che c´era nella riforma previdenziale e si fa un grande regalo alle compagnie». A fronte del provvedimento di riforma della previdenza complementare, il leader della Cgil avanza un dubbio: «Penso che alla fine non se ne farà nulla perché i lavoratori di fronte alle incertezze finiranno per non toccare il proprio Tfr». |