I sindacati snobbano l'Fmi
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I sindacati snobbano l'Fmi "Sulle pensioni propongono le solite ricette sbagliate" Protesta di Cgil e Uil. Mussi: non ci ascoltano, non possiamo essere trattati come Russia e Brasile
ROBERTO PETRINI
ROMA - I sindacati rimandano al mittente il questionario del Fondo monetario internazionale che avrebbe dovuto servire come «traccia» per la missione dei suoi ispettori che comincia oggi a Roma. La Uil e la Cgil hanno deciso di non partecipare all'incontro con gli «sceriffi» dell'Fmi, guidati da Maxwell Watson: una decisione formalizzata da parte della Uil, ieri con una dichiarazione pubblica, e già maturata nella Cgil, che la assumerà ufficialmente stamattina. Fortemente critica anche la Cisl che, comunque, non ha ancora preso una decisione. Già lo scorso anno la Uil e Cgil evitarono l'incontro, che avviene regolarmente dal 1990, ma senza formalizzare il rifiuto, stavolta la nuova anticipazione delle «ricette» sulle pensioni dell'Fmi, che avanza dubbi sulla tenuta della nostra spesa previdenziale e chiede l'innalzamento dell'età pensionabile, ha irritato i sindacati. Uil e Cgil dichiarano dunque guerra al Fondo monetario, una delle organizzazioni tra l'altro maggiormente esposta sul fronte della globalizzazione di cui è da sempre un attivo sostenitore. Decisa la dichiarazione del «numero due» della Uil Adriano Musi: «Incontrare dei sordi alle motivazioni degli altri è assolutamente inutile. Sono anni che spieghiamo all'Fmi la riforma delle pensioni fatta in Italia. Loro invece continuano a parlare solo di Stato sociale trascurando gli altri fattori come sviluppo e lavoro: abbiamo trovato molto più ascolto all'Ocse. Gli esperti del Fmi fanno una lettura dell'economia solo finanziaria e molte delle ricette individuate per altri paesi, come Brasile e Russia, si sono rivelate sbagliate. Sono interessati solo a difendere il potere economico e le banche: l'unica predica che sanno fare è quella sulle pensioni e noi sottolinea Musi non ne abbiamo proprio bisogno». «Secondo il segretario confederale della Cgil Giuseppe Casadio: «Il Fondo monetario ha dichiarato organizza missioni avendo già redatto un rapporto e annunciato le sue raccomandazioni ripetendo il solito copione del taglio alla spesa sociale. In queste condizioni l'incontro rischia di essere privo di effetti. Il tutto si risolve in un fatto di pura immagine al quale francamente non siamo interessati». Sebbene critica la Cisl sembra più propensa a partecipare all'incontro: «L'orientamento fanno sapere a via Po è di andare, ma non certo per ascoltare le loro ricette quanto per esporre le ragioni del sindacato. Il vero punto critico sottolinea il segretario confederale Giovanni Guerisoli sono le pensioni. La questione comunque sarà discussa al tavolo della verifica con il governo. Francamente quello del Fmi sulle pensioni conclude è un film già visto: annualmente ci ripropone la sua medicina. Noi ribadiremo la nostra posizione».
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