I sindacati confermano lo sciopero
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Numero 265, pag. 3 del 5/11/2004
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I sindacati confermano lo sciopero |
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I sindacati hanno confermato alla Commissione di garanzia la data del 30 novembre per lo sciopero generale. Superando le questioni sulla fattispecie dello sciopero generale Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato ieri mattina la Commissione di garanzia per il diritto di sciopero ed hanno confermato, spiega una nota, ´lo sciopero generale indetto dai sindacati confederali per il giorno 30 novembre'.
Cgil, Cisl e Uil, motivando questa decisione, hanno sollevato alla Commissione problemi relativi alla rarefazione per quanto riguarda lo sciopero generale, ´in quanto' sostengono le organizzazioni sindacali ´esso non è sottoponibile a rarefazione oggettiva, poiché la sua organizzazione è assai complessa; la collocazione dello sciopero generale è fortemente condizionata dai tempi imposti dalle decisioni politiche, economiche e sociali fuori dalle quali lo sciopero non ha più alcuna ragione di essere indetto'.
I sindacati hanno inoltre ricordato che la Corte costituzionale si è espressa in difesa dell'istituto dello sciopero generale (che cioè investe la generalità dei lavoratori) come funzionale ´alla realizzazione di quel vario complesso di beni che trovano riconoscimento e tutela nella disciplina costituzionale dei rapporti economici'.
Per tutti questi motivi Cgil, Cisl e Uil ritengono che lo sciopero generale sia una fattispecie non normata specificamente e pertanto vada sottratta ai vincoli della rarefazione, prevista dalla legge.
Altro è ´la sensibilità dei sindacati confederali' mai venuta meno ´di farsi carico di contemperare il diritto dei lavoratori allo sciopero con i diritti degli utenti'. Cgil, Cisl e Uil restano in attesa della delibera della Commissione di Garanzia, prevista per questo pomeriggio.
Intanto ieri il segretario generale aggiunto della Uil Adriano Musi ed il segretario confederale Paolo Pirani hanno incontrato la delegazione del Fmi, guidata da Carlo Cottarelli, in questi giorni in Italia per la consueta valutazione dello stato dell'economia. L'incontro è servito a puntualizzare, la posizione della Uil relativamente alle politiche di stabilità del bilancio come ´unica unità di misura delle politiche dei governi. Una scelta che ha già provocato tensioni sociali per i consigli del Fmi in America latina, in Medio oriente e nell'Europa orientale e che, se perseguita con altrettanta assenza di lungimiranza, rischia di creare altrettante tensioni sociali nei paesi occidentali.
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