I salvataggi ai bagnini: «Evasori»
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«Non ci danno 30 euro di aumento e ce li troviamo davanti nelle liste per l'asilo »
RIMINI. Anche l'ultimo tentativo di accordo è andato a fondo, ieri in prefettura. Ed ora è scontro aperto fra i circa 200 marinai di salvataggio riminesi, che chiedono il rinnovo del contratto scaduto nel 2007, e i bagnini, loro datori di lavoro . Per sabato 8 agosto e domenica
16 è confermato lo sciopero di tutti i salvataggi della provincia, da Bellaria a Cattolica. E dopo l'ennesimo fallimento della trattativa i sindacati e i "baywatch" lanciano pesanti accuse alla categoria dei bagnini e al loro rappresentante storico, Giorgio Mussoni di Oasi Confartigianato.
«Non abbiamo riscontrato alcuna volontà di mediare - attacca Mauro Rossi della Filcams Cgil - .
L'Oasi di Mussoni in particolare si è dimostrata contraria al rinnovo nonostante le nostre richieste siano state sostanzialmente ridimensionate. Eppure diversi operatori, presi da soli
sarebbero favorevoli alla firma del contratto. Anche il consorzio Marina Rimines e si è detto disponibile a firmare. Però non vuole essere l'unico» .
Richieste di aumento da 30 euro al mese, che graverebbero su più bagnini per ogni torretta di
salvataggio, sono state considerate troppo esose dai concessionari, continua Rossi. «Sono cifre ridicole. I bagnini piangono miseria per la crisi, eppure le presenze in spiaggia ci sono. E non dimentichiamoci che sono una categoria che denuncia in media 15mila euro . . .» .
Un salvataggio guadagna meno di 1 .200 euro a l mese come paga base. E il muro che i bagnini oppongono al rinnovo del contratto suona come una beffa. «Lavoro 48 ore alla settimana - dice Luca, un salvataggio – E quando voglio mandare i bimbi all'asilo trovo che
nella graduatoria vengo dopo i bagnini» . Ora, in vista dei due giorni di sciopero (non
accadeva dal 2000), sindacato e marinai di salvataggio faranno volantinaggio in spiaggia . Quando i baywatch incroceranno le braccia i bagnini non potranno sostituirli con altri addetti . L'ordinanza balneare della Regione esige comunque che i bagnini assicurino «un efficiente servizio di soccorso e salvataggio» ,pena la sospensione dell'attività dello stabilimento. «I bagnini ci rispondono invece che isseranno semplicemente bandiera rossa – conclude Rossi - . Abbiamo richiesto a prefettura, questura, capitaneria, polizia marittima e Comune di controllare».