12/5/2004 ore: 8:53
I ragazzini lavorano? Per il governo va bene
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Congresso mondiale su sfruttamento minorile, la sottosegretaria dichiara: «Il lavoro dei bambini? È compatibile» |
FIRENZE «Voglio solo aggiungere che i bambini come me devono potere giocare e andare a scuola invece di lavorare», aveva detto appena lunedì Rafana della Cambogia, lunghi capelli neri e due occhi neri fin troppo profondi per i suoi 17 anni, al congresso mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile al Palazzo dei Congressi di Firenze. Colpo di scena. Sembrava che su questo fossero tutti d’accordo. E invece no. Ci ha pensato Maria Burani Procaccini di Forza Italia, in veste di presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia, a rimettere le cose al loro posto. E a cancellare di colpo la voce rotta e le lacrime dei bambini che partecipavano al congresso, prigionieri dei loro ricordi. Facendo capire una volta di più quanto questo Governo sia sensibile al tema dei diritti dell’infanzia. «I bambini possono lavorare eccome - ha esordito ieri Burani Procaccini durante il suo intervento al convegno - il diritto dei bambini a lavorare è più che compatibile con la nostra cultura e con la nostra storia. Piuttosto, la questione vera è come rendere compatibile il lavoro con la scuola». A quel punto lo sconcerto è sceso sulle persone in sala, sugli organizzatori del convegno, sui rappresentanti delle organizzazioni internazionali presenti, sugli stessi bambini. Increduli si guardavano l’un l’altro, qualcuno pensando di avere capito male, altri, gli stranieri, credendo l’affermazione un semplice errore di tradu zione dell’interprete. Non solo. Una volta detto chiaro e tondo che il lavoro minorile non deve scandalizzare nessuno, Burani Procaccini lancia la proposta di un’associazione sindacale che tuteli i diritti dei bambini. Quella sì che è un’idea. Così nessun bambino potrà mai più lamentarsi del lavoro che qualcun altro lo costringe a fare, in fondo è tutelato. Allo stesso modo dei grandi. E magari perché no, qualche azienda potrebbe stipulare dei bei contratti Co.co.co. In fondo sono giovani, non pretenderanno mica la classica assunzione? |