I professionisti non fanno drammi, ma la riforma va fatta
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marted? 11 aprile 2006
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I professionisti non fanno drammi, ma la riforma va fatta
di Stefano Sansonetti
Per gli ordini sembra quasi non cambiare niente. Qualunque coalizione si trover? a governare, infatti, dovr? portare a termine la riforma delle professioni e garantire l'autonomia delle casse di previdenza. Per le libere associazioni professionali, invece, sarebbe meglio se in sella ci finisse l'Unione, da sempre pi? vicina alle loro esigenze, in particolare quando si parla di riconoscimento.
La sostanza, per?, ? che l'esito della consultazione non sembra aver creato scompiglio nell'universo dei professionisti. ?Il paese esce spaccato da queste elezioni', dice il presidente della Cassa forense e dell'Adepp (l'associazione delle casse privatizzate), Maurizio De Tilla, il quale richiama chiunque dovesse gestire il governo del paese a un'indispensabile opera di ricucitura, con l'apertura di un dialogo che non pu? prescindere dal coinvolgimento delle categorie professionali. Per quanto riguarda i riflessi specifici sulle questioni ordinistiche, il presidente degli enti previdenziali privatizzati non sembra temere pi? di tanto le istanze liberalizzatrici del centrosinistra.
So prattutto di alcuni partiti che nei confronti degli ordini non hanno un atteggiamento morbido.
Si pensi, tanto per fare un esempio, alla Rosa nel pugno, che in pi? di un'occasione ha dichiarato di voler abolire gli ordini professionali e di azzerare le tariffe. Ma tutto questo, evidentemente, non sembra preoccupare il presidente della Cassa forense. Il quale non crede che l'incidenza di questi partiti possa influenzare le formazioni maggiori: ?Democratici di sinistra e Margherita si sono sempre espressi a favore del mantenimento degli ordini, ed ? questo che fa fede. A ogni buon contoquello che mi aspetto, indipendentemente da chi vince, ? il perseguimento di tre obiettivi principali', prosegue De Tilla, ?e cio? la riforma delle professioni, l'autonomia delle casse di previdenza e l'eliminazione della doppia imposizione sulle stesse'.
Pi? preoccupato, invece, il presidente del Colap (coordinamento delle libere associazioni professionali), Giuseppe Lupoi. ?La nostra priorit? assoluta ? quella di ottenere il riconoscimento', spiega, ?e su questo punto l'Unione ha sempre avuto una posizione estremamente chiara'. Questo non esclude che con la Casa delle libert? questo risultato non possa essere ottenuto, ma con il centrosinistra, sembra dire Lupoi, le possibilit? sarebbero maggiori.
E comunque per il Colap il riconoscimento va ottenuto entro i primi 100 giorni del prossimo esecutivo, indipendentemente dalla realizzazione delle pi? complessiva riforma delle professioni. Un intervento, quest'ultimo, per il quale le due ultime legislature sono praticamente passate invano. (riproduzione riservata)
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