I Ds: dal centrodestra la cultura della precarietà
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mercoled? 29 marzo 2006
Pagina 15 - Economia & Lavoro
LAVORO/1
I Ds: dal centrodestra la cultura della precariet?
di Giampiero Rossi/ Milano
I risultati di cinque anni di governo sono sotto gli occhi di tutti: ?Tra libro bianco e leggi sul lavoro il centrodestra ha trasformato strutturalmente il mercato del lavoro creando una prevalenza della precariet?. ? da questa premessa che Cesare Damiano, responsabile delle politiche per il lavoro della segreteria dei Ds, parte per sintetizzare il progetto del centrosinistra su un tema chiave per il futuro del paese: ?Loro hanno approvato leggi e cancellato altre leggi, come per esempio quella sul credito di imposta, per favorire il lavoro precario; noi, invece, intendiamo partire proprio dalla lotta alla precariet? per proporre una seria alternativa a quelle politiche. A partire, per stare sullo stesso esempio, da strumenti come il credito di imposta e dall scelta di rendere pi? costoso il lavoro flessibile rispetto a quello stabile. Oggi il carico contributivo per il lavoro ? del 43% su un dipendente a tempo indeterminato e del 18% su un suo collega a termine: ? uno squilibrio inaccettabile, che intendiamo capovolgere?.
In poche immagini Damiano riassume la direzione verso cui si orientano le politiche per il lavoro elaborate dall’Unione - da tutti i partiti della coalizione insieme - in occasione di un incontro promosso a Milano dai Ds, che come spiega il segretario milanese della Quercia, Franco Mirabelli, hanno scelto di ?mettere il lavoro al centro? delle proprie politiche, riconoscendola come ?una priorit?, come testimoniano anche le scelte che - proprio in terra lombarda, avanguardia e spia d’allarme di tutto quel che succede nell’economia italiana - sono state computer dai Ds stessi per la composizione delle proprie liste elettorali: l’ex segretario generale della Uil, Giorgio Benvenuto, ? infatti il nome in testa a una lista per il Senato che nella stessa circoscrizione vede anche candidati l’ex segretario della Camera del lavoro di Milano Giorgio Roilo e Franca Donaggio (che a sua volta lavora per i Ds sulle politiche per il lavoro). Insomma la prospettiva, dopo il 10 aprile, potrebbe cambiare, e parecchio, anche per i sindacati. Lo stesso leader della Cgil, Guglielmo Epifani, che ieri ha partecipato all’iniziativa della Quercia milanese, conferma che una scelta del centrosinistra come la riduzione del cuneo fiscale ?pu? aiutare la competitivit? creando anche lo spazio per un accordo tra imprese e lavoratori?. Ma non rinuncia al suo ruolo di sindacalista autonomo rispetto a qualsiasi governo. E infatti insiste perch? un cuneo fiscale contributivo pi? basso, ?che sgrava di costi le imprese?, comporti anche ?vantaggi per i lavoratori dipendenti?.
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