5/10/2005 ore: 11:52
Guardie condominiali
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Pagina 54 La novità nella pdl di riforma della sicurezza privata Vigilanti senz'armi accanto ai portieri Proprio la sostituzione di questa disciplina con una più aderente alla realtà odierna è l'obiettivo principale della proposta di legge Nespoli. Lo scopo è quello di garantire una maggiore professionalità degli addetti e una compiuta integrazione fra gli operatori di sicurezza privati e pubblici, che offra la possibilità di migliori sinergie sul territorio. Il nuovo sistema, infatti, introdurrebbe l'obbligo di ottenere una vera e propria attestazione di professionalità in capo a quanti erogano servizi in materia di sicurezza e comporterebbe l'istituzione di un'apposita commissione consultiva nazionale alla quale parteciperebbero anche le organizzazioni di categoria. Secondo il presidente dell'Aosis, Fragnito, l'aggiornamento della disciplina in materia di sicurezza apporterebbe numerosi benefici al settore immobiliare. Un esempio evidente è quello dei supercondomini e dei comprensori nei quali, per le dimensioni delle aree comuni, appare più che opportuno affiancare al tradizionale servizio di portierato quello di sicurezza sussidiaria, affidato a personale esperto e professionalmente qualificato. Gli operatori della sicurezza possono per esempio svolgere un servizio di controllo degli accessi secondari all'area condominiale, nonché dei luoghi, delle strutture e dei servizi di proprietà comune (parco giochi, campo da tennis, piscina e altro). L'utilizzo di personale qualificato è poi consigliato per l'esercizio della videosorveglianza delle aree comuni, in quanto l'adempimento delle condizioni previste dal dlgs n. 196/2003 per l'utilizzo legittimo di questo importante strumento di sicurezza rende opportuna l'esternalizzazione del servizio. (riproduzione riservata) |