Grande distribuzione: Interdis sigla intesa con la centrale Mecades
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 Grande distribuzione, Interdis sigla un'intesa con la centrale Mecades
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MILANO. Il gruppo distributivo Interdis ha deciso di aderire alla centrale acquisti Mecades (Metro, Sintesi-Despar, Il Gogante e Aligros) nella quale era entrato di recente anche il gruppo Sisa (si veda «il Sole- 24 Ore» del 13 novembre). A questo punto è probabile che da Interdis possa distaccarsi nei prossimi mesi il gruppo Standa alimetare-Billa, che fa capo a sua volta al colosso tedesco Rewe. Sarebbe difficile - secondo indiscresioni di mercato - che il braccio italiano di Rewe possa ritrovarsi all'interno di un'aggregazione che ha un elemento nella filiale italiana del gruppo Metro, tra i leader mondiali della distribuzione. In gruppo Interdis (Standa inclusa) sviluppa un giro d'affari alla vendita di circa 5,4 miliardi € (10.450 miliardi di lire) mentre la quota di mercato si attesta oggi intorno al 6,9% (stime Iri-Infoscan, relativa ai prodotti grocery in supermercati e ipermercati). Senza l'apporto di Standa il giro d'affari Interdis si attesta intorno ai 4,7 miliardi € (9.100 miliardi di lire) con una quota del 4,4 per cento. I negozi (con Standa) sono 3.165 mentre calano a 2.985 se si esclude la rete dell'ex «casa degli italiani» settore alimentare. La nuova Mecades (esclusa la filiale italiana del gigante tedesco Metro, che opera solo nei centri distributivi all'ingrosso) passa così da una quota di mercato (stime Iri-Infoscan) del 7,3% all'indomani dell'ingresso di Sisa a una quota dell'11,7 per cento. Il fatturato finale si attesterebbe intorno ai 12 miliardi € 8oltre 23.200 miliardi di lire). La leaderschip tra le centrali acquisti della distribuzione resta saldamente nelle mani di Italia distribuzione con una quota del 27% (stime Iri-Infoscan) seguita a ruota dal raggruppamento tra Auchan-Rinascentr e i soci Intermedia, e da Carrefour-Gs-Finiper. Infine ieri Agra ha presentato le stime aggiornate sul business dell'hard discount, nel corso del convegno Shop 2001 svoltosi a Milano. Il giro d'affari si attesta, nel complesso, intorno ai 10mila miliardi di lire (oltre 5,1 miliardo di euro) a fronte di una rete di vendita di poco superiore ai 2.800 negozi. Prosegue incessate il processo di concentrazione nel settore discount. Le prime sette catene di vendita discount raggruppano circa 1.500 negozi, 230 in più rispetto alla eilevazione del 1999. Vincenzo Chierchia
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