Giacomelli verso vendita ed estensione Prodi bis

Martedí 17 Febbraio 2004
FINANZA E MERCATI |
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Giacomelli verso vendita ed estensione Prodi bis |
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MILANO - Un altro passo verso la fine della "saga" Giacomelli è stato mosso ieri. I commissari straordinari del gruppo attivo nella distribuzione di articoli sportivi hanno infatti depositato al ministero delle Attività Produttive il programma annuale di cessione dei rami d'azienda. Entro la fine della settimana consegneranno un rapporto al comitato di sorveglianza e al ministero per verificare la fattibilità dell'affitto (passaggio operativo peliminare per passare alla vendita). Ma una novità potrebbe arrivare anche all'estero: i commissari stanno infatti valutando di estendere alle tre controllate lussemburghesi del gruppo Giacomelli la procedura di amministrazione straordinaria. Ma andiamo con ordine. Il prossimo passo che i commissari Elio Blasio, Antonio Bertani e Guido Tronconi devono compiere è quello dell'affitto dei rami d'azienda: allo stato attuale, delle sette proposte arrivate da altrettanti gruppi industriali, in pole position ci sono quelle di Sergio Tacchini e del gruppo Tacconi Sport . La prima azienda si è fatta avanti per affittare Giacomelli Sport, mentre la seconda per Longoni Sport. È per questo che non è da escludere che entrambe le proposte siano percorribili. Ma l'affitto dei rami d'azienda è solo un passo preliminare e strumentale per il vero obiettivo dei commissari: la cessione dei rami d'azienda. «Una volta verificata la fattibilità dell'affitto, abbiamo intenzione di procedere in modo spedito con la predisposizione dei bandi di gara per la vendita dei rami d'azienda - spiega Elio Blasio -. A quel punto ci sarà una vera e propria gara. Chi si aggiudicherà l'affitto, infatti, avrà solo un diritto di prelazione a parità di condizioni. L'aggiudicatario finale potrà dunque essere un altro soggetto». Nel frattempo, però, i commissari stanno valutando di estendere la procedura di amministrazione straordinaria anche alle tre controllate lussemburghesi di Giacomelli, una delle quali ha emesso il prestito obbligazionario ora in default. «Stiamo lavorando in questa direzione - afferma Blasio - al fine di dare più tutela al ceto creditorio». All'interno del quale ci sono anche gli obbligazionisti alle prese, ora, con l'insinuazione al passivo.
MY.L.
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