Gdo, crescono le insegne italiane
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Le catene italiane della Gdo sono riuscite ad aumentare la loro quota di mercato nell`ultimo biennio. Coop, Conad, Esselunga e Selex complessivamente hanno aumentato del 2,6% il loro market share consolidando la propria leadership. Ad arretrare sono le catene straniere, in modo particolare quelle francesi dove spicca il -1,5% di Carrefour, che hanno lasciato sul terreno quasi il 2% di quota. È quanto emerge dal report «Lo scenario distributivo e l`andamento del largo consumo ne12012» realizzato da Symphonylri, che sarà presentato mercoledì in un convegno presso la sede del Gruppo 24 Ore. In questo saliscendi nel largo consumo confezionato Conad è l`insegna che ha registrato la migliore performance (+0,9%), al netto del balzo di Sigma (+1,5%) dovuto al ridimensionamento dei soci di Interdis, migrati appunto verso Sigma e Despar. Anche Esselunga, radicata soprattutto nel Nord, riesce a incrementare la propria quota. Tutti però fanno i conti con il calo dei volumi di acquisto delle famiglie. A prezzi costanti nel primo quadrimestre il calo è stato di quasi un punto, mentre, a valore, si è registrato un +1,7% alimentato dall`inflazione e dal caro combustibili. In questo quadro analisti di Symphonylri Group hanno anche realizzato un`analisi predittiva sull`andamento delle vendite 2012 nella Gdo, da cui emergono due possibili scenari. In quello recessivo si attende un arretramento dei volumi di vendita che a fine anno dovrebbe attestarsi intorno al -0,5%, mentre il Pil è dato in calo de111,5 per cento. In quello depressivo la flessione dei volumi arriverà al -1,4%, mentre il Pil perderà ben quattro punti. «Oggi il calo dei volumi è intorno al-0,8% - sottolinea Gianmaria Marzoli, Commercial director retail di Symphonylri -. Nel secondo trimestre si dovrebbe toccare l`apice della contrazione, con un rimbalzo atteso nell`ultimo trime- stre che dovrebbe portare a un aumento dei volumi intorno al punto percentuale». Un ciclo che va ad impattare sulla marginalità delle catene. «La Gdo ha rinunciato ad assorbire i rincari e prosegue con massicci investimenti in promozioni, ora al 26% con l`aumento di un punto - continua Marzoli Aiutano ad aumentare le vendite incrementali, ma questo modello non è sostenibile per molto tempo». La prospettiva è che continui l`alleggerimento anche qualitativo del carrello della spesa. «Aparità di quantità acquistate la famiglia si rifugia nel prodotto in promozione o in quello meno caro».