25/3/2003 ore: 10:36
Gay e mobbizzato? Lotta con una cartolina
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25 marzo 2003
Al via la campagna indetta dalla Cgil per sollecitare l’attuazione della direttiva europea contro le discriminazioni sul lavoro
Gay e mobbizzato? Lotta con una cartolina
posta di liberi tutti
Ventimila cartoline contro le discriminazioni. Il
governo italiano ha l'obbligo di attuare la direttiva
europea per la parità di trattamento nei posti di
lavoro. Se questo accadrà esisteranno finalmente
strumenti di tutela specifici contro la discriminazione
sul lavoro anche sulla base dell'orientamento sessuale
e i comportamenti vessatori avranno vita ben più dura.
La delega per l'attuazione della Direttiva tramite
decreto legislativo prevedeva una scadenza il 10 di
aprile. Di recente un'agenzia del Consiglio dei Ministri
ha fornito notizia dell'approvazione di una bozza
di decreto, di cui nulla è ancora dato sapere, fatto
che però sposta di molto i termini. Intanto, dopo un
primo incontro tra parlamentari e segreteria, la Cgil
invita da tempo tutti a far sentire la propria voce.
Assieme all'Arci, al Gruppo Abele, alla Comunità di
S. Benedetto al Porto e a Società Laica e Plurale, ha
promosso una «Campagna nazionale per l'attuazione
della Direttiva europea 2000/78/CE» con lo slo-
gan: «Diverso orientamento sessuale, uguali diritti
sul luogo di lavoro». La campagna, pensata come
occasione di incontri, seminari e discussioni pubbliche,
parte con una cartolina da inviare alla Presidenza
del Consiglio. Ne sono state stampate 20mila e
sono distribuite in tutta Italia tramite gli Uffici Nuovi
Diritti Cgil sul territorio, le associazioni Glbt e
non, i partiti e chiunque abbia interesse. «Abbiamo
deciso di ricorrere a questo strumento perché
l'impressione era della calma piatta.
Nessuno accennava a muoversi.
La comunità europea invitava espressamente
i governi a contattare le parti sociali nell'ambito
dell'attuazione della direttiva. Ma noi non siamo
mai stati convocati. Come è prassi, l'esecutivo non
ha ancora reso noto il testo base e le dichiarazioni
rese fino ad ora in tante occasioni non fanno certo
prevedere un'attuazione piena ed effettiva delle
disposizioni», dichiara Maria Gigliola Toniollo,
responsabile del Settore Nuovi Diritti della Cgil, in
prima fila da oltre dieci anni nella difesa dei diritti
della comunità gay, lesbica, bisex e trans, ancora
non riconosciuti nel nostro Paese. «Il governo ha
più volte espresso la sua estraneità alle tematiche dei
nuovi diritti e dunque non possiamo attenderci un
gran che. In ogni caso non mi sorprenderebbe un
giochetto di proroghe e rinvii peraltro già in atto.
Certo, rischia. Rischia le sanzioni e, se alla fine di
tutto il tortuoso percorso burocratico dovesse attuare
una normativa lontana dal dettato europeo, anche
un respingimento della stessa». La Commissione
europea si rivela in questa occasione particolarmente
attenta, ha infatti istituito un tavolo di esperti
- per l'Italia è stato designato Stefano Fabeni, già alla
testa del Cersgosig, il centro internazionale di studi
comparati sulle legislazioni in questa materia - ,
tavolo che avrà il compito di vagliare le singole
attuazioni. «Resta un rammarico - aggiunge Toniollo
- , ancora una volta i lavoratori e le lavoratrici
transessuali restano completamente tagliati fuori. La
direttiva in questione infatti non prevede tutele nei
loro confronti, dato che la Commissione Europea
include burocraticamente transessualismo e transgender
nelle tematiche sul genere».
Ma quali sono le forme di discriminazione sul
lavoro più diffuse sulla base dell'orientamento sessuale?
«Come si è già detto, il mobbing imperversa,
fra battute, allusioni e molestie accade che la giornata
di lavoro diventi pesantissima, talmente insopportabile
che le persone si estraneano sempre più dal
loro ambiente con crisi di assenteismo che vanno ad
aprire varchi alla loro esclusione». Per porre fine a
tante vessazioni la Cgil invita tutti a spedire la cartolina
alla Presidenza del Consiglio e, inoltre, rivolgendosi
a quanti gestiscono le informazioni sul Web e
sono sensibili ai nuovi diritti, chiede l'inserimento
del banner relativo al sito della campagna dove sono
disponibili i materiali e le informazioni sulla direttiva
e sulla sua attuazione. Il sito è: http://www.cgil.it/
org.diritti/indexdir.htm.
d.v.