Fnac, Cgil contro Trony Stato di agitazione e altri scioperi in vista
Contenuti associati
Genova - La Fnac riaprirà sabato prossimo dopo qualche giorno di chiusura per inventario. Le insegne dovrebbero già essere quelle di Trony, il gruppo che ha comperato il negozio di via XX Settembre insieme a quelli dei centri di altre città italiane (mentre quelli nei centri commerciali sono stati chiusi). Filcams Cgil ha, però, dichiarato lo stato di agitazione, contrariamente a quanto deciso dagli altri sindacati che, come spiega Silvia Michela Avanzino della Fisascat Cisl, si attengono «A un accordo unitario signato con l`azienda anche dalla Filcams nazionale». I lavoratori della Fnac di Genova hanno effettuato, sabato scorso, «uno sciopero di due ore ed assemblea sindacale, proseguendo con lo stato di agitazione che proseguirà sino all`attivazione di un tavolo sindacale di confronto» dice Maurizio Fiore della Filcams. «Il gruppo a cui fa capo Trony - dice Silvia Michela Avanzino - prenderà in carico Fnac solo sabato prossimo. Ci sembrava
inutile far perdere ore di lavoro e di stipendio ai lavoratori, da tempo in cassa integrazione a rotazione, facendoli scioperare contro un`azienda che non esiste più. Se, da sabato, l`azienda non terrà fede all`accordo contrattando sul territorio e assorbendo i dipendenti Fnac, in linea con quanto concordato con Filcams, Fisascat e Uiltucs nazionali, daremo battaglia». Filcams, invece, ha ritenuto di dare il via alla guerra: «Le lavoratrici ed i lavoratori della Fnac di Genova congiuntamente alla sola Rsu della Filcams Cgil, esasperati da più di un anno di apprensioni per il loro futuro occupazionale - recita una nota del sindacato -, condannano aspramente l`atteggiamento di chi da subito dopo l`acquisizione, vedi Frc Group Unipersonale controllata al 100% da Dps ovvero Trony, aveva dichiarato la continuità dell`attività e gli investimenti cittadini. Infatti, pur avendo lo scorso 6 maggio raggiunto una intesa nazionale sugli ammortizzatori sociali e sulla riorganizzazione, Trony non si confronta sul territorio con la Rsu dei lavoratori per affrontare le problematiche del negozio relative alla sua riorganizzazione e ristrutturazione, che lo ricordiamo ad oggi vede attiva la sola superficie superiore ed ancora chiusa quella inferiore. È intollerabile pensare che dei 55 cassaintegrati dal 31 gennaio 2012, solo in venti "stabiliti unilateralmente", si avviino al percorso formativo deciso da Trony senza criterio alcuno di scelta tra carichi familiari, anzianità di servizio e reali esigenze organizzative. Siamo sconcertati e preoccupati da quanto accaduto e per questo vogliamo mantenere alta l`attenzione su Fnac o TronY che dir si voglia, attivando tutti gli strumenti possibili».