27/10/2000 ore: 9:38

Flessibilità e servizi alla clientela: Il commercio in controtendenza

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Giovedì 26 Ottobre 2000
italia - lavoro
Determinanti la maggior flessibilità e l’espansione dei servizi alla clientela Il commercio in controtendenza

MILANO La crescita dell’occupazione nel settore terziario, con particolare riferimento a grande distribuzione, turismo e ristorazione è dovuto principalmente a due fattori, la deregulation nei rapporti di lavoro, con la possibilità di utilizzare forme di flessibilità a secondo delle esigenze di imprese e punti vendita e il fatto che sta crescendo il livello di servizio alla clientela e ciò richiede più personale.

Secondo Carlo Mochi, responsabile dell’Ufficio studi della Confcommercio, va poi considerato il fatto che la distribuzione moderna è in piena espansione al pari delle strutture di ristorazione e di tipo turistico. E anche nell’ambito alberghiero — sottolinea Mochi — è in crescita la quota di personale utilizzata per migliorare il servizio complessivo.

Sul fronte della ristorazione va considerato il fatto che la quota dei pasti fuori casa degli italiani è in continua crescita e ciò si sta traducendo in una espansione del mercato, sia in termini di domanda che di offerta di servizi a vari livelli.

Insomma, l’occupazione di commercio e turismo tira. E le imprese possono utilizzare il personale in maniera più efficiente, facendo fronte ai picchi di attività tipici del settore. Secondo Mochi va poi rilevato il fatto che anche il dettaglio di minori dimensioni è in fase espansiva.

Secondo una elaborazione del Centro studi Confcommercio sui dati dell’Istat (relativa al periodo gennaio-luglio e alle imprese con oltre 500 addetti) il settore commercio-turismo registra un aumento di oltre 12mila addetti, di cui poco più di 7.400 nelle reti distributive e di 3.100 nell’ambito di alberghi e pubblici esercizi.

Nelle grandi imprese commerciali gli addetti sono passati dai 116mila del 1998 a 121.452 nel ’99 e hanno raggiunto quota 127.868 nel 2000. In totale gli addetti nell’intero settore commerciale risultano attualmente un milione e 582mila (un milione e 393mila nel ’98). Il settore commerciale ha poi tenuto le posizioni: la quota sul totale degli addetti è passata dall’8,3% del 1998 all’8,1% attuale.

V.Ch.