Fiuggi: I lavoratori scendono in piazza per dire no alla privatizzazione
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Domenica 10 Febbraio 2002 |
Fiuggi/Il sindaco: poca partecipazione al corteo perch? la citt? condivide la nostra scelta
I lavoratori scendono in piazza per dire no alla privatizzazione
di ANTONIO MARIOZZI
In trecento, tra operai dell'azienda termale e cittadini, ieri sono scesi in piazza a Fiuggi. Un lungo corteo dall'imbottigliamento fino sotto la sede del Comune. Slogan, striscioni e bandiere contro il piano di privatizzazione della societ? che gestisce le Terme e lo stabilimento dell'acqua oligominerale. Due ore e mezzo di protesta per contestare soprattutto il passaggio dello stabilimento nelle mani della Sangemini, che gi? distribuisce l'acqua di Fiuggi. Per dire no al piano Pinto (dal nome del consulente che lo ha preparato), opporsi alla separazione dell'azienda ed evitare di ?espropriare per vent'anni la citt? del suo bene pi? prezioso?. Intanto, mentre i dipendenti di "Acqua e Terme" urlano preoccupati per il loro futuro (si prevedono circa 150 esuberi), il sindaco Virginio Bonanni da Radio Centro Fiuggi conferma che la decisione di dividere le Terme (che stanno per passare all'Anticoli, una cordata d'imprenditori del Frusinate, ndr) dall'industria ? ?giusta? e che i lavoratori saranno chiamati a un sacrificio ?al massimo -afferma - del 10 per cento dello stipendio?. Un'altra giornata di tensione, dunque, nella cittadina termale. Ma la manifestazione scorre via senza incidenti. Decine di uomini tra polizia, carabinieri e vigili urbani controllano il corteo, ma la rabbia degli operai si ferma agli slogan e alle frasi irriverenti verso gli amministratori comunali. I toni, per?, sono da scontro aperto. ?La Sangemini - sostengono gli operai - vuole solo la nostra bottiglia e dice che le Terme non interessano. Ma poi le Terme vuole costruirle in Umbria: licenzia a Fiuggi e assume a Sangemini?. Cesare Battisti (Rsa-Cgil imbottigliamento) attacca: ?La Sangemini ha portato le vendite delle bottiglie al minimo storico. All'amministrazione comunale rimproveriamo di aver perso due anni senza preparare un piano industriale credibile?. E Antonio Biagioli, segretario regionale della Uila-Uil, rincara: ?Il Comune deve scoprire le carte e far capire chi ha presentato le necessarie garanzie?. L'opposizione,intanto, incalza: il Centrosinistra pensa a un referendum sulla divisione dell'azienda idrotermale, la "Fiuggi per Fiuggi" chiede un consiglio comunale. ?La manifestazione - replica il sindaco Bonanni - conferma che la citt? condivide le scelte del Comune: non c'? stata una grande partecipazione. Restiamo al nostro posto e andiamo avanti?. E a chi invoca le sue dimissioni fa sapere: ?Perdere il sindaco oggi sarebbe il danno peggiore per Fiuggi?.