1/2/2006 ore: 12:28
Firenze. La battaglia dei commercianti
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Pagina V - Firenze La battaglia dei commercianti Iscritti in calo a Confcommercio, in crescita a Confesercenti Confcommercio, gli associati fanno flop. E la Confesercenti consolida il proprio primato in città. E´ la nuova geografia del commercio. L´«effetto Billè», con la conseguente fuga di iscritti delusi dall´ex leader e dai suoi affari emersi dalle indagini giudiziarie, è ancora in corso. Il conto finale delle tessere non c´è, sebbene si parli già di «alcune centinaia» di associati in meno. Ma dagli ultimi dati Inps salta fuori che, già prima del «caso Billè», la Confcommercio fiorentina era in netto calo. Le cifre dei cosiddetti «Contrin», cioè delle ditte individuali (o Snc) che pagano uno speciale contributo Inps e che non comprendono le società di capitali (Spa e Srl) a cominciare dalla grande distribuzione, dicono che al terzo quadrimestre 2005 la Confcommercio Firenze contava 2.763 associati. Molti di meno rispetto agli anni precedenti. Cioè 479 di meno in confronto al 2002, quando gli associati erano 3.242. Una discesa del 15 per cento in tre anni, tanto vistosa quanto in controtendenza con il quadro regionale: nessuna Confcommercio toscana registra nello stesso periodo una perdita così netta. Anzi, città come Arezzo, Prato, Pistoia e Livorno registrano consistenti aumenti che assicurano una media regionale positiva. Perché invece Firenze va indietro? Difficoltà organizzative? Una linea, come sostengono i detrattori, giudicata poco presente e visibile? Il direttore Cesare Vannini offre un´altra risposta: «Ci sono state molte chiusure di aziende». E aggiunge: «In ogni caso sono dati parziali, i "contrin" non c´interessano, è il totale quello che conta. E con le Spa e le Srl la somma algebrica finale è positiva». A quanto ammontano le società di capitali e il totale generale degli associati Confcommercio? «Tra Srl e Spa abbiamo circa 2.800 associati», dichiara il direttore Vannini. E sommando le società di capitali ai 2.763 «Contrin» il totale generale, per autodichiarazione della Confcommercio, sarebbe di circa 5.563 associati a Firenze. Un dato comunque di molto inferiore a quello della «avversaria» Confesercenti. Solo i dati Inps del terzo quadrimestre affidano a Confesercenti 6.688 associati. E se a questi si aggiungono le Spa e le Srl, che secondo i dati dichiarati dall´associazione di piazza Pier Vettori ammontano a circa 900 iscritti, il totale generale Confesercenti arriverebbe a 7.588. Circa 2mila commercianti in più. Almeno alla fine del 2005. Perché adesso la forbice si sta allargando in conseguenza dell´«effetto Billè». A velocità doppia, perché molti di quelli che non rinnovano la tessera in via Ponte alle Mosse, si rivolgono alla Confesercenti del segretario Marco Massaccesi e del presidente Franco Bertini. «Questi dati non dimostrano niente, quanto contiamo lo si vedrà fra pochi giorni, al momento di scegliere il nuovo leader nazionale», dice il presidente Confcommercio Gianni Biagiotti contestando l´idea di un declino. «A Roma peseremo per 130 voti contro, per esempio, i 30 di Arezzo: siamo la quinta città d´Italia per quantità di voti, segno che la nostra associazione gode di ottima salute», aggiunge Biagiotti. «Non è proprio così», gli ribatte però il presidente Confcommercio regionale e di Arezzo Franco Scortecci. «Nel nostro sistema di elezione i voti si calcolano sul potenziale del territorio, sul numero delle imprese esistenti». Non solo su quelle associate. |