30/11/2006 ore: 11:51

Firenze. Confcommercio, il fronte del no

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    gioved? 30 novembre 2006

    Pagina IX - Firenze
      LUCI E OMBRE SUL COMMERCIO

      Niente 14ma n? mensilit? di ottobre, in forse anche dicembre e 13ma: "E sulla sede fiorentina decider? il consiglio nazionale del 5"
        Confcommercio, il fronte del no

        I dipendenti vanno a Roma ma si vedono negare stipendi e futuro
          Hanno scioperato tutti e 87 i lavoratori e si sono pagati il viaggio in pullman Anche la procura di Roma, dopo quella di Firenze, avrebbe aperto un?inchiesta

          ANDATI e tornati. Non solo profondamente delusi, ma fortemente allarmati. I dipendenti di Confcommercio che ieri hanno scioperato tutti e 87, quanto ormai sono rimasti, si sono pagati il pullman e sono andati a Roma. A vedere se finalmente qualche dirigente nazionale li ricevesse dopo averlo invano chiesto finora e essere rimasti pazientemente senza le retribuzioni dovute: niente quattordicesima, niente stipendio di ottobre e molto in forse quello di dicembre e la tredicesima. ?Abbiamo chiesto che il lavoro venisse pagato, un?elementare e minima questione di giustizia - dice il segretario Filcams-Cgil fiorentino, Sergio Pestelli - Abbiamo anche chiesto rassicurazioni sul futuro dell?associazione rimasta senza pi? gruppo dirigente. Ci hanno risposto picche in tutti e due i casi. Non si sono vergognati a dire che sugli stipendi non potevano darci nessuna rassicurazione, Neanche le briciole di porre la questione come prioritaria nel consiglio nazionale del 5 dicembre in cui ci hanno detto saranno decise le sorti di Firenze?.

          Dovrebbe venir deciso se la sede che ha circa otto milioni di deficit pu? o non pu? venire aiutata finanziariamente, condizione ormai di sopravvivenza. Ma si parla di questioni molto gravi che avrebbero determinato il buco, di responsabilit? anche romane tanto ? vero che sarebbe stata aperta, oltre a quella della Procura di Firenze, anche un?inchiesta presso la Procura romana. L?associazione nazionale dunque non si muove. Tanto pi? che la rissa interna, a Firenze incandescente, si ? trasferita anche a Roma, dove ognuno ha un?idea diversa su come rimediare o meno al disastro fiorentino. Quello che per? sembra certo ? che gli avvocati abbiano sconsigliato ai vertici nazionali, proprio per via delle ventilate possibili connivenze tra le passate gestioni romana e fiorentina, di sbilanciarsi troppo nel sostenere Firenze. Una strada in fondo a cui si profila la temuta parola ?decadenza?, lasciar decadere, come si dice in gergo, la sede fiorentina e poi magari farne una del tutto nuova, in un altro posto, di altre dimensioni. I sindacalisti raccontano che l?amministratore delegato nazionale Giovanni Bort gli avrebbe detto: ?Non possiamo permetterci di non avere una Confcommercio a Firenze?. Ma avrebbe anche aggiunto: ?O con elementi di continuit? o di discontinuit?. Sono questi ultimi a allarmare.

          Oltre a Bort, che ? il tesoriere e dunque personaggio di snodo in questa vicenda, i dipendenti ieri hanno incontrato il direttore generale Luigi Taranto e l?addetto alle relazioni sindacali dell?associazione nazionale. ?Tra tutti, non sono stati capaci di dire altro che ci sar? una discussione il 5 dicembre. Nessuno che si sia neanche minimamente preoccupato di dare assicurazioni se non altro sugli stipendi. La situazione sembra davvero compromessa, ma la cosa triste ? che a farne le spese sono i lavoratori?, ? il commento dei sindacalisti dopo la gita senza esiti di ieri.

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