23/5/2002 ore: 9:59

Fiere e «utilities» per la Galassia veneta

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Benetton, Stefanel, Bastianello, Sinigaglia: un «club» ormai stabile punta a nuovi investimenti Fiere e «utilities» per la Galassia veneta

Claudio Pasqualetto
VENEZIA - Loro non osano chiamarsi «Galassia del Nordest». Semplicemente, spiegano di avere scoperto che l'unione fa la forza e che è meglio fare squadra e cogliere le opportunità del mercato piuttosto che finire colonizzati. Cambia forzatamente pelle il Nordest individualista grazie ad un gruppo di imprenditori quasi tutti della stessa generazione che si ricompone a geometria variabile a ogni deal. Vai a guardare chi comanda in Save, la società di gestione dell'aeroporto che pure è per il 67% in mano ai soci pubblici, e scopri che a tirare la volata è la pattuglia dei privati di Nordest Avio con il suo 20%. Dentro ci sono le Generali, Giuseppe Stefanel ed Enrico Marchi con la Finanziaria internazionale, la Pam di Bastianello, Dina e Giol, Boscolo group, Massimo Colomban (Permasteelisa), Interbanca, la Titano di Paolo Sinigaglia, Ivano Beggio di Aprilia. Ti sposti su Alpi Eagles e c'è solo l'aggiunta di Gilberto Benetton con Edizione holding. Editoria: chi ha assunto la guida del «Gazzettino»? Ancora Benetton, Sinigaglia, Beggio, Stefanel con qualche new entry di spicco come Vittorio Coin e Romeo Chiarotto. Vai a vedere - infine, anzi: all'inizio - il patto di sindacato di AntonVeneta ed eccolo presidiato dai soliti noti. «Abbiamo semplicemente capito che facendo squadra si possono cogliere straordinarie occasioni - dice Giuseppe Stefanel - presi singolarmente contiamo poco ma assieme possiamo diventare un pool competitivo a livello internazionale. Noi, poi, abbiamo il vantaggio di conoscere il territorio ed allora perché non andare a gestirlo imprenditorialmente prima che arrivi qualcun altro a farlo? Il modello è tutto veneto. Nessuna cabina di regia centrale. Le idee nascondo dopo il cda di Save o dopo un esecutivo Alpi Eagles». E' stato così anche per la prima puntata esterna del gruppo : l'acquisizione di Nuance poi portata a termine da Pam e Stefanel. Adesso nel mirino ci sono le Fiere del Veneto in via di privatizzazione. «Un'opportunità decisamente interessante - dice Stefanel - così come qualcuno sta guardando alle utilities anche se l'investimento è robusto». «Per essere leader nel proprio settore di attività - aggiunge Salvatore Dina - bisogna avere rapidità decisionale nel cogliere tutte le opportunità che si presentano». E tanto per fare un altro esempio Stefanel cita il milione e mezzo di metri cubi da costruire attorno all'aeroporto di Venezia. Questa «squadra flessibile» che si vanta di avere grandi e piccoli imprenditori, ma tutti con altissime competenze, ha trovato una forte sponda finanziaria in AntonVeneta. "Il perché è semplice - dice ancora Stefanel - Silvano Pontello è stato un grande regista ed ha lasciato una preziosa eredità, ma soprattutto la Banca non ha esitato ad entrare in ogni operazione per il territorio. I soldi del Veneto vengono reinvestiti nel Veneto." Resta ancora un passaggio delicato ma decisivo, quello di cominciare a fare sistema. Lo snodo sta nel rapporto con le istituzioni. Ma a presidiarlo c'è ancora Paolo Sinigaglia nella veste di presidente della finanziaria regionale Veneto sviluppo che, spiega, deve appunto accompagnare gli investimenti che hanno una ricaduta diretta sul territorio. Sinigaglia conferma l'obiettivo Fiere, quello delle utilities ma anche l'intenzione di muovere sull'estero con questa squadra che ormai ha imparato a superare quelle individualità che invece penalizzano ancora il pubblico. Prima, però - dicono - consolidiamo e guardiamo alle opportunità che ancora abbiamo in casa. Ma Sinigaglia non ha riposto nel cassetto la sua attenzione per Alitalia. «E' un impegno enorme - dice - ma avremmo le forze per affrontarlo, per intanto siamo partiti pragmaticamente a fare concorrenza sulle linee interne con Alpi Eagles e l'immediato successo del Napoli-Linate testimonia che siamo sulla strada giusta».

Domenica 19 Maggio 2002

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