Ferrara. Dai sindacati guerra al Bennet

Ferrara - venerdì 31 ottobre 2003 |
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Dai sindacati guerra al Bennet
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Sindacati sul piede di guerra contro Bennet. Al punto da minacciare, annunciano, «il coinvolgimento dell'ufficio legale». A scatenare la reazione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil il fatto che all'assemblea convocata ieri mattina nella sede dell'ipermercato di Comacchio non si sia presentato alcun lavoratore. «Se già ci aveva insospettito la scarsa partecipazione alle assemblee di Ferrara (alla quale era presente solo la responsabile sindacale aziendale) e di Cento (27 le persone intervenute) — spiega Davide Finchi di Filmcams —, la defezione di ieri rafforza i nostri dubbi». Insomma, per Finchi, Jairo Attanasio (Fisascat) e Giorgio Zattoni (Uiltucs) potrebbe esserci lo zampino dell'azienda che, a loro dire, non certo... incoraggerebbe i lavoratori a presenziare alle assemblee. Pronto ad allontanare l'ombra del sospetto Andrea Gelpi, responsabile delle relazioni sindacali del Bennet. «Premesso che finora il sindacato non mi ha sollevato il problema — tiene a precisare il dirigente —, vorrei ricordare come al termine dell'ultimo incontro ci siamo lasciati proprio con l'impegno dell'azienda a lasciar tenere le assemblee e a rivederci dopo di queste». Assemblee, ricorda Gelpi, che «a essere rigorosi, a Comacchio e a Cento sono state permesse nonostante non ci sia ancora un rappresentante sindacale aziendale la cui presenza sarebbe indispensabile per la loro convocazione. Se abbiamo ritenuto di non appigliarci a questo cavillo — si chiede — , perché mai dovremmo poi demotivare la gente a partecipare?». E ancora. «A Comacchio non si è presentato nessuno — prosegue il responsabile delle relazioni sindacali —, ma a Cento vi è stata la partecipazione di una trentina di persone. Dunque, se dipendesse da noi, perché anche qui l'assemblea non è andata deserta?». Punti di vista che, è facile pensare, saranno messi sul tavolo dell'incontro che i sindacati hanno intenzione di chiedere (così come stanno lavorando per una riunione coi sindaci dei tre comuni sede del Bennet) e che a quanto pare l'azienda è intenzionata a concedere. Al centro delle preoccupazioni di Cgil, Cisl e Uil resta comunque la situazione occupazionale dei circa 500 dipendenti nel Ferrarese della catena di ipermercati. Di questi, infatti, tra Comacchio (dove già un terzo deicontrattiin quanto stagionali, non è stato rinnovato) e a Cento, ce ne sono quasi 200 a tempo determinato. «Non possiamo esistere per la flessibilità ma non per la rappresentanza» dichiarano i tre sindacalisti sempre a proposito della mancata partecipazione alle assemblee. E avvertono: «In assenza di relazioni sindacali, si apriranno tempi duri per tutti. E che nessuno pensi di dividerci: questa volta Cgil, Cisl e Uil sono più che mai compatte».
di Isabella Cattania
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