Federturismo: fare squadra, ma sul serio
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mercoledì 18 luglio 2007
Pagina 20 - Turismo
Fare squadra, ma sul serio
Appello di Federturismo, condiviso da Rutelli, alle assise di Confindustria. Jannotti: l'orgoglio autonomistico è un ostacolo
di Paolo Busetto
Fare squadra, ma questa volta sul serio, per recuperare terreno e tornare ai vertici del turismo mondiale. Su questo punto si sono trovati d'accordo il vicepresidente del consiglio, Francesco Rutelli, e il numero uno di Confindustria, Luca di Montezemolo, intervenuti ieri a Trieste alla seconda giornata del turismo promossa da Federturismo. Il problema, semmai, è quello di passare finalmente dalle parole ai fatti, vista la quantità di proclami cui si è assistito negli ultimi anni, che però non hanno portato da nessuna parte.
Anche perché, come ha ricordato in apertura il presidente di Federturismo, Costanzo Jannotti Pecci, nonostante il 2006 sia stato positivo grazie all'impegno e alla capacità delle imprese, l'Italia rimane un paese in difesa, nel senso che la competitività mondiale aumenta rapidamente e il nostro paese fatica a tenere il passo. Secondo le stime del Wto, l'Italia è al quinto posto in classifica negli arrivi, ma continua a perdere posizioni ed entro il 2020 potrebbe scendere al settimo posto. Jannotti Pecci ha ricordato che «la sommatoria di 20 politiche regionali non coordinate non produce una politica e un progetto paese». Quindi, in contrasto con «l'orgoglio autonomistico» degli enti locali, il numero uno di Federturismo ha suggerito un recupero, anche a livello di dibattito parlamentare, di una competenza unitaria in materia. Un segnale positivo, in questa direzione, è stato l'affidamento della delega sul turismo e i beni ambientali a Rutelli. Inoltre occorre portare a compimento la nuova Enit-agenzia, accelerare la realizzazione del portale Italia.it, creare un fondo rotativo per la ristrutturazione delle imprese, attuare misure di agevolazione fiscale, favorire il superamento della stagionalità.
Critico anche Andrea Pininfarina, del centro studi Confindustria, che rileva nel Dpef appena presentato dal governo «un documento senza un chiaro progetto di medio termine e senza una linea precisa sulla manovra che ci attende in autunno».
Per il vicepremier Rutelli la maggiore priorità è quella di passare dalla sfrenata competizione interna alla riqualificazione dell'offerta. «Date le limitate risorse disponibili, dobbiamo puntare su un maggiore spirito di collaborazione e, soprattutto, fare squadra. In quest'ottica il comitato responsabile delle politiche turistiche ha messo in cantiere alcune innovazioni che presto saranno portare a concretizzazione». Prima di tutto il recupero della montagna, che attualmente è in crisi a causa del mancato rinnovamento di strutture e dell'appeal. Secondo: l'armonizzazione della classificazione alberghiera per interpretare correttamente le stelle di un albergo. Terzo: intervenire sul trasporto aereo con una maggiore attenzione verso i vettori low cost. Quarto: la destagionalizzazione, per cui le vacanze scolastiche, probabilmente già dall'anno 2008-2009, subiranno un cambiamento: una settimana di vacanze in meno a giugno e un'altra in meno a settembre, contro una in più Pasqua e un'altra scelta dalle singole regioni.
Luca Cordero di Montezemolo ha fatto eco a Rutelli per quanto riguarda il fare squadra sottolineando che, per superare l'impasse, il governo deve mettere al centro dei suoi obiettivi l'industria del turismo. Un ultimo accenno Montezemolo l'ha dedicato alla formazione e alla necessità di rivalutare gli istituti tecnici professionali. (riproduzione riservata)
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