Farmaci, il cestino supera il carrello
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Sette
luned? 16 ottobre 2006
Pagina 8 - Economia
I dati forniti a ItaliaOggi Sette dal primo monitoraggio del Minsalute e dello Sviluppo economico.
Farmaci, il cestino supera il carrello
Sono 294 i punti vendita parasanitari. Solo 40 i supermarket
di Silvana Saturno
Sono quasi 300 gli esercizi commerciali che fanno concorrenza alle farmacie nella vendita dei medicinali da banco. Non solo grandi supermercati, come Coop, Carrefour, Auchan. Si tratta anche di piccoli punti vendita parafarmaceutici, che rappresentano l'80% degli operatori che hanno effettuato le segnalazioni di legge per l'apertura del servizio. Al Nord la presenza maggiore, con la Lombardia che ha 40 punti vendita.
Il Sud non ? rimasto indietro, con 105 esercizi, rispetto ai 131 nelle regioni del Nord (dati al 10 ottobre 2006): in testa la Sicilia con 29 punti vendita. Fanalino di coda Basilicata, Trentino e Valle d'Aosta, con tre parafarmacie a testa. Sono i dati forniti a ItaliaOggi Sette dal ministero dello sviluppo economico e dal ministero della salute, frutto del primo monitoraggio sulla ?farmacoliberalizzazione' targata Visco-Bersani (art. 5 dl 223/06, convertito in legge n. 248/06). Le comunicazioni di apertura al ministero della salute, all'11 ottobre 2006, sono 294 (284 il numero fornito dallo Sviluppo economico). Poco meno di 40 per i supermercati: le restanti segnalazioni, secondo il Minsalute, riguardano esercizi commerciali di piccole dimensioni, alcuni dei quali, per?, situati all'interno di centri commerciali. Non a caso, i ?piccoli' hanno deciso a met? settembre di creare anche un'associazione, l'Anpi (Associazione nazionale parafarmacie). Anche le regioni fanno i primi passi per mettere ordine nel mercato: ? il caso della Lombardia che, con delibera n. 3271 del 4 ottobre, ha fornito regole di dettaglio per l'organizzazione dei reparti, i magazzini e la vigilanza. Ma anche del Friuli-Venezia Giulia, che con una circolare del 6 ottobre ha dettato ?precisazioni' rispetto ai chiarimenti gi? contenuti nella circolare n. 3 del 3 ottobre 2006 del ministero della salute.
Liberalizzazione al via
Sono attualmente 20 i ?Coopsalute' creati appunto da Coop; tre gli ipermercati dotati di corner sanitari per Carrefour (Torino e Milano) e due le parafarmacie aperte da Auchan (Piacenza e Brescia). Sta valutando l'opportunit? di partire anche Esselunga e ha gi? alcuni punti in Campania Sisa (le strutture pi? piccole per?, spiega Danilo Preto, responsabile comunicazione di Sisa, ?renderebbero auspicabile l'eliminazione del presidio obbligatorio del farmacista'). Ma i supermercati, secondo i dati forniti dal ministero della salute, rappresentano meno del 15% rispetto al totale. I nuovi concorrenti sono dunque anche punti vendita pi? piccoli, parafarmacie magari gi? attive nella vendita di prodotti per bambini, per l'igiene, per la cosmesi. ?Le parafarmacie che esistono in Italia (a prescindere dalla vendita dei farmaci da banco, ndr) sono almeno un migliaio?, dice a ItaliaOggi Sette Paolo Spolaore, segretario della neonata Anpi, ?considerando i luoghi in cui ? presente la figura del farmacista'. Spolaore spiega che ?l'associazione raccoglie gi? una settantina di aderenti e che l'organismo punta a tutelare e rappresentare le associate soprattutto per risolvere il problema delle forniture ostacolate dai grossisti'.
Le regioni dicono la loro
Alcune regioni, in questa fase di rodaggio, hanno sentito l'esigenza di fare un po' d'ordine. La Lombardia ha previsto la collocazione di vetrate o pareti che separano gli scaffali dal resto del centro commerciale, e che non consentano l'accesso ai clienti in assenza del farmacista. Secondo il ministero della salute, le regioni rimangono s? libere di fissare ulteriori requisiti non previsti dalla norma statale, ma con il rischio di innescare contenziosi dall'esito incerto.
Spiega Carlo Caffi, responsabile segreteria dell'assessore alla sanit? lombarda Alessandro C?, che ?la delibera di giunta ? servita a dare indicazioni pi? dettagliate per la distribuzione e la vendita al pubblico'. Il provvedimento regionale si occupa, per esempio, delle operazioni di fidelizzazione dei clienti: con la delibera, infatti, ? anche vietato ?l'accumulo punti con tessera personale per acquisizione premi' e gli ?ulteriori sconti su prodotti e/o quant'altro'. (riproduzione riservata)
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