22/11/2007 ore: 11:16
Enit: In soffitta anche il logo it
Contenuti associati
Pagina 13 - Turismo E pensare che solo qualche mese fa lo stesso premier Romano Prodi aveva salutato con favore il nuovo segno distintivo dell'Italia: «L'immagine di un paese si gioca anche sulla riconoscibilità della sua identità e questa ben si esprime in modo unico, anche graficamente, con il logo prescelto». Al segno grafico doveva poi aggiungersi il claim pubblicitario «L'Italia lascia il segno», sistematicamente snobbato da molte regioni e assente nella memoria degli stessi operatori esteri. Da questo scarso consenso è scaturita la decisione del comitato di abbandonare la strada nuova e mantenere per ora il vecchio logo, con la scritta Italia in azzurro, disegnato negli anni 80 dal progettista grafico Franco De Vecchis. Tuttavia, secondo Paolucci, la prima riunione del comitato tecnico-consultivo, che ha la funzione di esprimere agli organi e al cda pareri e suggerimenti sulle strategie, i piani e i programmi pluriennali e annuali, è stata comunque costruttiva. «Noi, come Enit-agenzia, puntiamo alla promozione nel mondo e soprattutto a fare sistema, per coordinare un'attività molto trasversale e rilanciare un'immagine dell'Italia turistica che non può essere frantumata ma deve essere unita, coesa, percepita nella sua grande identità e nei suoi valori fondamentali. L'insediamento di questo comitato, costituito da rappresentanti di elevato livello professionale», ha aggiunto il presidente dell'Enit, «va nella direzione che stiamo percorrendo da circa un anno con la nuova governance dell'agenzia, per realizzare una politica turistica che veda tutti i protagonisti convergere verso un forte piano comune di sostegno e di potenziamento delle fortune turistiche del nostro paese. Auspichiamo sia un cammino di successo». La prossima riunione del comitato è prevista a gennaio 2008. L'organismo è composto da 40 membri, designati da amministrazioni pubbliche e organizzazioni direttamente interessate all'attività dell'agenzia, in rappresentanza delle regioni e di un lungo elenco di ministeri: affari regionali, funzione pubblica, innovazione e tecnologie, italiani nel mondo, economia e finanze, affari esteri, beni e attività culturali, infrastrutture e trasporti, ambiente e tutela del territorio. Inoltre sono rappresentate le organizzazioni imprenditoriali, sindacali e del turismo sociale, Unioncamere e il comparto congressuale. |