Enasarco: Billè condannato a tre anni per corruzione
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Condannato a tre anni di reclusione l'ex presidente della Confcommercio, Sergio Billè. Lo ha stabilito ieri la V sezione penale del Tribunale di Roma. Secondo la sentenza è stata provata la responsabilità penale per l’accusa di corruzione, riguardo il ruolo di intermediario che lo stesso Billè avrebbe svolto per l’assegnazione del patrimonio immobiliare dell' Enasarco, l’ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio. Per lo stesso episodio sono stati condannati, sempre a tre anni, l’ex presidente dell’istituto Donato Porreca e l’ex consulente Fulvio Gismondi. I fatti, che coinvolgevano anche Stefano Ricucci (che ha patteggiato già da tempo una pena a tre anni), risalgono al 2005, quando l'immobiliarista avrebbe promesso il versamento di 50 milioni di euro affinchè la sua Magiste Real Estate spa si
aggiudicasse la gara indetta per il servizio di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare della fondazione Enasarco: soldi destinati – secondo gli accordi - per il40%a Porreca, per il 20% al mediatore Gismondi e per il 40% a Billè. Il collegio ha poi assolto, perché il fatto non sussiste, l’ex presidente di Confcommercio da altri due episodi ritenuti illeciti dalla procura: l’appropriazione di 39 milioni di euro e quella da quasi 490mila euro per l’acquisto di alcune opere d’arte. Cadute le accuse nei confronti degli altri imputati, tra cui il figlio dell'ex presidente di Confcommercio, Andrea Billè. Soddisfatti i legali di Billè. La pena è coperta da indulto ed è in arrivo la prescrizione.