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I 100 giorni - Il Governo accoglie le richieste sindacali sui contributi arretrati - No invece all’ampliamento al Sud della Tremonti
 Emersione più leggera per i lavoratori Fiscalizzato il versamento degli oneri sociali che sarebbero stati a carico dei datori N.P.
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ROMA - Accordo sul sommerso, con il Governo che ha accolto le richieste dei sindacati e si prepara a presentare un emendamento al disegno di legge sul rilancio dell’economia, da ieri in discussione in aula al Senato e che dovrebbe avere il via libera, con il voto finale, nei primi giorni di agosto. In base all’intesa tra Esecutivo e confederazioni, i lavoratori non dovranno pagare tutto il riscatto dei contributi previdenziali: pagheranno solo la loro aliquota dell’8,89%, mentre la quota del datore di lavoro (che alle aziende è condonata e che è poco superiore al 24%) sarà coperta per due terzi dal Fondo che nascerà con le risorse per l’emersione. Niente da fare, invece, sulle modifiche che Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto sulla legge Tremonti bis: le tre confederazioni premono per una maggiore specializzazione della norma, per aree e settori produttivi, per stimolare lo sviluppo e l’occupazione nel Sud. Il Governo non è stato disponibile a ritocchi, ma ha promesso al sindacato che il tema "Mezzogiorno" sarà affrontato in un prossimo appuntamento, martedì 31 luglio. Sarà l’occasione per fare il punto, raccontano i sindacalisti, sull’efficacia di tutti gli strumenti per il Sud, dalla 488 al credito d’imposta, all’utilizzo dei fondi strutturali Ue, fino agli effetti della Tremonti. Mentre sempre martedì il sindacato affronterà un altro aspetto del pacchetto dei 100 giorni, la legge obiettivo sulle infrastrutture, con il ministro Pietro Lunardi. Nell’incontro di ieri mattina con il sindacato il Governo non ha presentato testi scritti. E l’emendamento dovrebbe essere presentato alla Camera. «Agli impegni dichiarati non corrisponde ancora alcune formulazione emendativa, le modofiche saranno rinviate alla seconda lettura, dopo le ferie, inoltre resta uno squilibrio tra lavoratori e imprese, anche se le modifiche promesse porteranno modifiche profonde e sostanziali»,ha commentato Beppe Casadio confederale della Cgil. Le novità introdotte sul sommerso, comunque, hanno ottenuto il giudizio positivo della Cgil, anche se i passi avanti, per Casadio, non sono del tutto soddisfacenti. Oltre al riscatto contributivo, altra importante novità, racconta Adriano Musi, segretario confederale della Uil, è che la procedura di emersione avverrà con un accordo tra le parti sociali, a livello aziendale o territoriale, inizialmente non previsto. Non solo: vengono presi come riferimento i contratti nazionali, saranno potenziati i controlli e le norme antielusione (sia i lavoratori che i datori di lavoro dovranno mantenere l’attività per i tre anni successivi al periodo di emersione), inoltre nella contribuzione dei tre anni di emersione (8%, 10% e 12%) viene compresa anche l’assicurazione Inail. «Deve esserci una convenienza sia per i lavoratori che per i datori di lavoro ad emergere», dice Musi. I sindacalisti non hanno nascosto la loro delusione per l’indisponibilità del Governo a ritoccare la Tremonti bis, come sottolinea Musi, mentre Casadio ha rimesso in evidenza l’iniquità dell’abolizione della tassa di successione. Un’apertura c’è stata sul meccanismo di spoil system all’interno dell’amministrazione finanziaria che il Governo vuole introdurre nel provvedimento sull’agenzia per lotto e lotterie. «Il Governo ci ha rassicurato che la mobilità del personale, compresi i dirigenti, sarà argomento di contrattazione». Sul percorso parlamentare il disegno di legge sul rilancio dell’economia, che contiene i provvedimento sul sommerso e la Tremonti bis, il relatore, Roberto Salerno, An, ha affermato che l’obiettivo è arrivare al via libera di almeno un ramo del Parlamento prima della pausa estiva. Gli emendamenti presentati sono circa 900. Il loro esame dovrebbe terminare entro la settimana. Ieri si è avviata la discussione generale, dopodichè si passerà all’esame degli emendamenti. Intanto l’Ulivo, in una conferenza stampa, ha affermato che il pacchetto dei 100 giorni è senza copertura. In particolare il capogruppo al Senato della Margherita, Willer Bordon, e Giuliano Amato si sono soffermati sulla mancanza di copertura della Tremonti bis. Per Amato non ha senso fare paragoni con il 1994, perché allora la fase degli investimenti era bassissima, a differenza di oggi. Mercoledí 25 Luglio 2001
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