5/1/2010 ore: 11:31

È positivo il primo bilancio dell´andamento dei consumi sotto le feste

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Non c´è stato il lusso e la corsa al pacchetto, i negozi non sono stati spogliati dallo shopping di Natale, ma i consumi sono in leggera ripresa. Lo dice la Confcommercio, che ha tracciato un primo bilancio delle vendite nel periodo delle feste e lo confermano le grandi catene, dove la tendenza positiva è stata molto più evidente che nei piccoli negozi. Tanto che per alcuni prodotti si parla di aumenti delle vendite dal 10 al 15 per cento.
I consumi, insomma, hanno superato la fase più nera. Certo non c´è stato l´assalto a cappotti e giacconi - tipico acquisto da saldo - ma nell´abbigliamento gli accessori sono andati bene, il regalo tecnologico più che bene, l´alimentare è in crescita. Confcommercio - che parla di ripresa timida e cauta - segnala vendite di cibo in aumento dello 0,5 per cento rispetto allo scorso anno, ma nei cesti di Natale c´è stato un vero exploit e - nonostante il ritorno del pranzo a casa - anche i ristoranti hanno retto (meno 1 per cento, dieci milioni di clienti nel periodo delle feste). Federdistribuzione segnala la tendenza «a puntare al made in Italy: più spumante che champagne e più prodotti regionali» e «il traino del digitale terrestre sulla vendita di nuove tivù».
Analisi confermata sul campo. «Nel complesso il settore no food è aumentato del 2,3 per cento rispetto ad un anno fa - dicono alla Carrefour - Benissimo i prodotti con il nostro marchio, più 30 per cento sul dicembre 2008, ma molto bene anche il biologico e la vendita di cibo di alta qualità di produzione locale. I cestini legati alle regioni, per esempio, hanno visto incrementi del 10 per cento, anche se è stata privilegiata la fascia a prezzo medio, fra i 30 e i 100 euro». Scelte confermate anche dalle Coop. «Nell´alimentare siamo cresciuti fra il 2,5 e il 3 per cento rispetto al dicembre 2008 e abbiamo visto che la qualità paga» dice Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di gestione.
Quanto all´elettronica «è stato l´anno della tivù digitale, trainata anche dagli imminenti Mondiali e dei cellulari smartphone: entrambi sono in crescita del 15 per cento - segnala Paolo Galimberti, amministratore delegato di Euronics - mentre invece le vendite dei computer sono rimaste ferme e quelle degli elettrodomestici risultano in calo del 5 per cento». Bilancio decisamente buono anche per la Rinascente: «Bene abbigliamento e accessori - spiega il direttore generale Alberto Baldan - ma bene soprattutto il settore degli articoli per la casa e di design, dove abbiamo visto incrementi di vendita attorno al 10 per cento. Ora stiamo guardando ai saldi, ma anche lì i segnali sono positivi, anche perché noi mettiamo in vendita solo le collezioni dell´ultimo inverno e i clienti puntano alla qualità».

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