E’ lunga la lista dei contratti aperti
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Venerdì 16 Febbraio 2001
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E’ lunga la lista dei contratti aperti |
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Una stagione «calda» nel pubblico e nel privato |
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ROMA Con l’accordo per il personale della scuola, che segue le intese per statali e parastatali, la stagione contrattuale nel pubblico impiego si avvia verso la conclusione, mentre nel settore privato restano aperte e rischiano di inasprirsi vertenze importanti, a cominciare da quella per i metalmeccanici la categoria-pilota dell’industria (oltre un milione e mezzo di lavoratori). Certo, neanche nell’area pubblica mancano difficoltà soprattutto in alcuni comparti particolari, come la dirigenza di prima fascia, i vigili del fuoco, gli enti locali e la ricerca, dove si registrano sensibili effervescenze. Ed è in forte fribillazione pure la controversia per i 120 mila ferrovieri. Nel settore metalmeccanico si preannuncia un braccio di ferro durissimo dopo il primo incontro del 7 febbraio, che ha messo in evidenza posizioni assai distanti sull’entità degli aumenti salariali da stabilire per il biennio 2001-2002. Il 20 febbraio il confronto proseguirà con un’attenta valutazione dei dati economici e finanziari che verranno illustrati dalle parti a sostegno delle rispettive tesi e, anche se le delegazioni saranno impegnate al massimo nella ricerca di uno sbocco, si dà già per quasi scontato un risultato negativo. Trattativa in salita, quando si aprirà su richiesta di Cgil-Cisl-Uil, per il nuovo contratto del settore acqua-gas, nè migliori sono le previsioni per i negoziati relativi ai contratti dei lavoratori elettrici, dei dipendenti dalle imprese di pulizia (ben 450 mila), degli addetti della vigilanza privata e dei lavoratori domestici (più di un milione). Difficile pure un’intesa per i ferrovieri, che hanno già attuato una serie di scioperi con effetti assai gravi per la società delle ferrovie e disagi notevoli per i viaggiatori: protestano i sindacati confederali, ma minacciano nuove pesanti agitazioni il Comu dei macchinisti, l’associazione dei capistazione e i cobas. Per superare il «blocco totale» del negoziato sul contratto dei dipendenti delle imprese di pulizia è stato sollecitato l’intervento del ministro del Lavoro Cesare Salvi. «In questa situazione è inevitabile - osservano Filcams Cgil, Fisascat-Cisl e Uil trasporti - a fronte delle chiusure aziendali che negano, a quasi due anni di distanza dalla scadenza, il diritto al rinnovo del contratto, attivare fasi più incisive di mobilitazione e di lotta».
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