6/6/2005 ore: 11:58
Distribuzione alimentare: l'Antitrust apre un'indagine
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MILANO • L'Antitrust ha comunicato ieri di aver aperto ufficialmente un'inchiesta sulla distribuzione e sulla formazione dei prezzi nel settore alimentare, dopo l'annuncio in tal senso fatto dal presidente Antonio Catricalà nei giorni scorsi ( si veda « Il Sole 24 Ore » dell' 11 maggio). « Considerevoli e ripetuti aumenti dei prezzi finali di vendita di molti beni alimentari intervenuti nel corso degli ultimi anni— sottolinea l'Autorità — possono essere indicativi di particolari criticità nell'offerta dei servizi distributivi in una o più delle fasi che intervengono nella distribuzione dei prodotti ai consumatori finali » . « In questo quadro, e considerata la rilevanza dei servizi di distribuzione nella formazione dei prezzi finali di vendita dei beni dell'industria agroalimentare— sottolinea ancora l'Antitrust — è apparso opportuno effettuare un'indagine conoscitiva di natura generale nel settore della distribuzione agroalimentare, con particolare riferimento alle previsioni normative e regolamentari, all'individuazione dei mercati rilevanti, alla rilevanza concorrenziale dei comportamenti tenuti dagli operatori attivi nelle diverse fasi distributive » . I funzionari dell'Antitrust andranno quindi a investigare nella filiera agroalimentare per capire le ragioni di prezzi anomali, dell'inefficienza nell'organizzazione industriale del settore della distribuzione di generi alimentari, oppure se vi siano condizioni idonee ad indebolire la tensione competitiva tra gli operatori che si confrontano nelle diverse fasi distributive della filiera agroalimentare. « Le restrizioni alla concorrenza— sottolinea l'Antitrust — possono rendere molto elevato il costo dei servizi di distribuzione, con grave danno per i consumatori e per le imprese. In questa prospettiva — a parere dell'Autorità— assumono rilievo particolare le dinamiche della competizione nei mercati della distribuzione al dettaglio, le quali risultano condizionate anche dalla presenza di una estesa regolazione, che in larga misura trova le proprie fonti in leggi e regolamenti regionali, nonché in atti amministrativi degli enti locali » . Le associazioni del settore agricolo plaudono all'iniziativa. La Confederazione italiana agricoltori parla di un intervento « quanto mai opportuno specialmente in un momento in cui le quotazioni al consumo degli ortaggi continuano a lievitare in maniera abnorme: solo negli ultimi due mesi si è, infatti, avuto un aumento dell' 11,5%. Finalmente — commenta il presidente Giuseppe Politi — si cerca di fare un po' di chiarezza sui troppi passaggi di mano dei prodotti » . |