3/2/2005 ore: 11:07
Dal paniere dell’Istat via decoder e cd
Contenuti associati
giovedì 3 febbraio 2005 Pagina 19 - Economia DECISIONI CHE FANNO DISCUTERE SULLA BASE PER IL CALCOLO DEL CAROVITA Dal paniere dell’Istat via decoder e cd Torna il telefono fisso Aumenta il peso di casa, trasporti, bevande alcoliche e tabacchi Si riduce quello di alimentari, abbigliamento e calzature I consumatori: scelte irrazionali che falsano i dati dell’inflazione Alessandro Barbera Dentro cinque, fuori dodici: arrivano la pasticceria fresca, l’estetista, il pesce locale, il costume da bagno per uomo e i nuovi apparecchi multifunzione di telefonia fissa. Via le spese per pediatria e pedicure, la torta preconfezionata, il cotton fioc, l’antenna satellitare e il decoder, il lettore di compact disc, l’autoradio, il compasso, i pattini a rotelle, gli accessori per i telefoni cellulari, le spese per la riparazione del videoregistratore e per la navigazione lagunare. Anche quest’anno, puntuale, è arrivato il nuovo paniere Istat stracarico di polemiche. Cinquecentosessantadue «posizioni rappresentative» che servono all’Istituto di statistica per calcolare, mese dopo mese, se e quanto varierà il costo della vita. Inutile dire che le associazioni dei consumatori non sono per nulla soddisfatte: scelte «irrazionali», «ingiustificate» (Movimento difesa del cittadino), «enigmatiche» (Intesaconsumatori). Sarcastica Renata Polverini dell’Ugl: «Una presa in giro per gli italiani che passano dallo stereotipo “spaghetti e mandolino” all'ancor meno convincente “pasticceria mignon e lettore mp3”». Non poteva mancare nemmeno il giudizio del contestatissimo Eurispes di Gian Maria Fara, che denuncia da tempo presunti tassi di inflazione a doppia cifra: «L'Istat continua ad esercitarsi al gioco delle tre carte». «Rispecchiano le abitudini di spesa degli italiani e servono per migliorare la qualità delle rilevazioni» è la risposta istituzionalissima degli statistici da Via Balbo sostenuti questa volta dagli uffici studi di Ref e Prometeia: «Si tratta di cambiamenti non stravolgenti». L’alimentazione rimane comunque la prima voce del paniere con il 15,8%. Sulla casa, il cui mercato in molti Paesi è stato (o è tuttora) sulla soglia della bolla speculativa, i tecnici di Via Balbo stanno facendo un ulteriore lavoro di monitoraggio con i colleghi delle altre agenzie europee. L’obiettivo è quello di rivedere l'effettiva incidenza della voce sul portafoglio delle famiglie. Per rispondere alle richieste di sindacati e consumatori l’Istat si è infine impegnata a definire panieri differenziati per classi di reddito, a patto però che si apra un tavolo di confronto per definire le categorie da monitorare. |