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gioved? 6 aprile 2006
Pagina 7 - Primo Piano
Dai sindacati un aiutino sul 5 x mille
Cgil, Cisl, Uil e Usi-Rdb con lettere o manifesti da affiggere nei Caf fanno promozione in vista dei 730. Le organizzazioni invitano a scegliere le loro strutture non profit
di Alessandra Ricciardi
Sindacati alla caccia del 5 per mille. La possibilit? di incassare una quota del gettito Irpef, per il non profit, introdotta dalla Finanziaria 2006, fa gola a tanti. Anche ai sindacati confederali che, alla vigilia della stagione della dichiarazione dei redditi, sono scesi in pista per propagandare associazioni non profit a loro vicine. Diverse le formule adottate per convincere i contribuenti e incanalare cos? una fetta dei finanziamenti possibili, stimati in circa 270 milioni di euro: dai siti internet ai volantini, dai manifesti nei centri di assistenza fiscale (Caf) alle comunicazioni dirette agli iscritti ai sindacati. Nessun condizionamento della scelta, spiegano all'unisono i rappresentanti sindacali, ma solo un'informazione diretta sull'operato di alcuni enti giudicati meritevoli di aiuto. Gi?, perch?, se non si ha gi? un'idea di partenza, fare una scelta spulciando l'elenco dei 30 mila soggetti accreditati (consultabile sul sito dell'Agenzia delle entrate) risulta oggettivamente difficile: figurano le associazioni di volontariato pi? disparate, dall'assistenza agli anziani al gioco delle bocce, istituti di ricerca, fondazioni liriche e di studi storici, universit?. E pure il ministero delle politiche forestali. Se insomma il contribuente non ha idee, e non accoglie suggerimenti, il 5 per mille rischia di perdersi per strada. Non ? infatti previsto nessun meccanismo di redistribuzione automatica delle risorse non espressamente destinate, come invece accade per l'8 per mille.
Pure il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, tra i pi? scettici nei confronti del 5 per mille, non sfugge alla regola del consiglio. Alle strutture territoriali, la Cgil ha spiegato in una nota interna che la misura contenuta nella Finanziaria sposta su progetti di sussidiariet? risorse fiscali che invece dovrebbero essere destinate alla garanzia di servizi essenziali. Insomma, se il governo voleva aiutare il cosiddetto terzo settore, non ? questo del 5 per mille il modo giusto. E invita le strutture sindacali territoriali a spiegare ai cittadini la natura politica dell'operazione. Affermando che, viste le critiche avanzate, la Cgil ?non ha intenzione di fare nessuna campagna per indirizzare le risorse in una direzione piuttosto che in un'altra'. Ai cittadini, l'assoluta libert? di scelta. Solo nel caso in cui questa libert? si orienti verso il sostengo ad associazioni di volontariato, conclude la missiva, ?? logico segnalare che Auser e Progetto/sviluppo (strutture impegnate rispettivamente nell'aiuto agli anziani e ai paesi in via di sviluppo, ndr) sono organizzazioni non governative collegate alla Cgil'. Un manifesto, riassuntivo della posizione della Cgil, ? stato inviato ai Caaf collegati al sindacato. Pi? netta la posizione della Uil, che sta facendo una campagna di informazione verso gli iscritti e i centri di assistenza fiscale per rendere note le attivit? soprattutto di tre onlus: Progetto Sud, che realizza opere di sostegno allo sviluppo di paesi come il Per? e il Brasile, Ponte del sorriso, per i bambini della Romania, e Ada, per i pensionati. Con un pizzico di soddisfazione, il sindacato guidato da Luigi Angeletti spiega che si impegna a dar conto di come saranno spesi i soldi, ?lo facciamo da sempre'. Non ha nessuna difficolt? ad ammettere che il 5 mille, visto che c'?, va usato anche la Cisl. In una volantino, si spiega come fare a utilizzare il 5 per mille. E poi che ci sono enti promossi dalla Cisl, a cui il contribuente pu? decidere di destinare la nuova sovvenzione: Anteas, per la terza et?; Anolf, l'associazione per l'interazione tra gruppi sociali di diverse nazionalit?; Iscos, l'istituto sindacale per la cooperazione e lo sviluppo, ong della Cisl; Etsi, ente turistico sempre della Cisl. Figurano infine l'Adiconsum, l'associazione per la difesa dei consumatori, e la Fondazione Giulio Pastore, l'istituto di studi intitolato a uno dei fondatori del sindacato, laboratorio di idee della Cisl. Hanno scelto invece di non scegliere, Confsal e Ugl, che assicurano nei loro Caaf assistenza nella ricerca del codice fiscale del destinatario solo ai contribuenti che lo chiederanno. Fa intravedere il sogno del posto fisso la Usi-Rdb, il sindacato di base del settore ricerca, che invita a premiare l'Apat. Presso l'Agenzia per l'ambiente e i servizi tecnici ? in corso un processo di stabilizzazione del personale precario, spiega il sindacato in una mail, e servono nuove risorse. Quale migliore occasione di questa per trovare i fondi che servono?
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