29/3/2005 ore: 17:12

Contratto «pilota» per la comunicazione

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    giovedì 24 marzo 2005

    sezione: ECONOMIA ITALIANA - pagina 15

    Assolombarda: apripista per il terziario avanzato
    Contratto «pilota» per la comunicazione
    Assocomunicazioni: «Serve un'intesa su misura per i servizi»
      Serena Uccello
        MILANO • Operatori di direct marketing ma anche dipendenti di software house, comunicatori d'impresa ma anche addetti alle web agency. È il mondo del terziario innovativo che a Milano conta, per le sole imprese associate ad Assolombarda, 1.600 aziende circa e quasi 30mila lavoratori. Un comparto caratterizzato da figure professionali sempre più specializzate che ha ora anche un nuovo e più specifico inquadramento contrattuale, in precedenza il contratto nazionale di riferimento era quello del commercio. Assolombarda e i sindacati di categoria ( Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) hanno firmato il contratto collettivo per le imprese che si occupano della comunicazione d'impresa ( 180 aziende con oltre tre mila dipendenti).

        Un'intesa che punta però a diventare un modello nazionale e a coinvolgere tutto il terziario innovativo. L'idea, avanzata da Assocomunicazione, è quella di arrivare all'elaborazione di un contratto specifico per la categoria dei servizi, distinto appunto dall'inquadramento del commercio.

        « È vero — spiega Enrico Montangero, presidente di Assocomunicazione — che all'interno dei servizi ci sono differenze tra le diverse attività, queste differenze sono però minori rispetto a quelle che ci dividono dall'industria o dal commercio ».

        La maggiore di queste differenze riguarda i profili. « Il contratto del commercio — continua Montangero — è studiato per un settore che per il 90% inquadra profili professionali medio bassi. Nel nostro caso invece si tratta quasi totalmente di competenze medio alte, di professionalità altamente specializzate » . Esigenze diverse dunque, ma anche differenti inquadramenti retributivi. « Contraddizioni difficilmente sanabili che implicano problemi rilevanti. Ecco perché— continua Montangero — chiederemo a Confindustria la delega per avviare uno studio a livello nazionale per valutare vantaggi e svantaggi di un contratto specifico per i servizi ».

        La novità più importante è una nuova classificazione, articolata in sei gruppi professionali e in otto livelli retributivi, che cerca di raggruppare i vari profili della consulenza e dei servizi alle imprese. E per semplificare il lavoro delle agenzie è stato messa a punto su formato digitale una tabella riassuntiva. In questo modo attraverso l'utilizzo di una serie di " parole chiave" le aziende potranno individuare subito il profilo e il livello retributivo al quale sono interessati.

        Tra le novità normativa, il contratto prevede l'introduzione di una serie di flessibilità contrattuali come quella dell'orario di lavoro, l'ampliamento delle possibilità di fare al tempo determinato, il tempo parziale e lo staff leasing.

        L'accordo che ha una validità quadriennale ( dal 1° gennaio 2004 al 31 dicembre 2007) per la parte normativa e due ( fino al 31 dicembre) per la parte economica stabilisce anche l'ammontare degli aumenti. Si tratta di incrementi pari al 6,4% ( 101 circa al mese) che tengono conto del recupero dell'inflazione per il 2002, dell'inflazione reale per il 2003 e di quella programmata per il 2004.
          « L'intesa delinea definitivamente — spiega Andrea Forti, presidente del Gruppo Comunicazione d'Impresa di Assolombarda — le lineeguida del primo contratto pilota che abbiamo firmato nel 1998 con lo scopo di dare al nostro settore una disciplina più specifica e su misura rispetto a quella offerta dai grandi contratti contenitore. Il nuovo contratto, tra l'altro, non solo si adatta più correttamente ai vari comparti del nostro settore, che è la comunicazione, ma si offre anche per essere adottato da parte di altre realtà del terziario innovativo in genere, essendo in pratica il primo esempio effettivo di una disciplina collettiva specifica per le imprese del terziario del sistema Confindustria » .

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