Concorrenza sleale Caprotti condannato a pagare 50mila euro
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Il Tribunale di Milano ha condannato Esselunga e il suo presidente Bernardo Caprotti per concorrenza sleale denigratoria nei confronti della Coop. Nel gennaio 2008 Coop Liguria ha intrapreso l’azione legale nei confronti di Esselunga per diffamazione di Coop Liguria e dell’allora Presidente Bruno Cordazzo, e per concorrenza sleale ai danni di CoopLiguria. In sintesi, la sentenza riconosce che Bernardo Caprotti,attribuendo a Coop Liguria comportamenti scorretti Di pressione nei confronti delle pubbliche amministrazioni e protezioni improprie derivanti da supposte agevolazioni fiscali, «… ha interposto fra i consumatori e i fatti un Proprio messaggio denigrante e suggestivo dell’operato della Coop Liguria».
Sulla base della condanna per concorrenza sleale, Bernardo Caprotti ed Esselunga sono stati anche condannati a risarcire il danno non patrimoniale per 50.000 euro e a pubblicare il dispositivo della sentenza di condanna sui quotidiani «Il Corriere della Sera» e «La Repubblica ».Coop Liguria ha deciso di devolvere la somma del risarcimento all’ospedale pediatrico «Gaslini» di Genova. Coop Liguria, si legge nel comunicato, si augura che, per il futuro, i rapporti tra Coop ed Esselunga possano essere ricondotti al pieno rispetto di principi di correttezza e di lealtà.