30/9/2003 ore: 11:27
Con la tecnica delle televendite va in onda lo spot previdenziale
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martedì 30 settembre 2003 | |
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IL CASO Così Berlusconi ha presentato la riforma in tv Con la tecnica delle televendite va in onda lo spot previdenziale
SEBASTIANO MESSINA
Il tono era colloquiale, quasi confidenziale - "care amiche, cari amici..." - davvero insolito per un governante che si presenta a reti unificate, mentre lo stile era volutamente semplice, con gli esempi buttati là con sapienza, come la descrizione di un apocalittico 2030 nel quale lo Stato - "che è la nostra grande famiglia" - non avrà più soldi per la sanità, le scuole e la polizia. Circondato di tende dorate, di legni dorati e di frange dorate, Berlusconi ci ha dunque avvisati che rischiamo di diventare molto, molto poveri. Per fortuna che c´è lui, che ha già in mente una riforma "giusta" e "saggia". Sembrava di assistere a una puntata di Superquark affidata a Cesare Cadeo, mentre lui riduceva in pillole dolci il complicato marchingegno delle pensioni d´anzianità, mentre ci consegnava il suo assioma per il quale oggi viviamo tutti molto più a lungo, "ma nel 2030 saremo molti di meno". Berlusconi usava il linguaggio di un divulgatore di economia spicciola, ma per quanti sforzi facesse - la controllata gestualità delle mani, l´uso di una penna per rafforzare i passaggi-chiave - non riusciva a non far affiorare quel tono suadente e avvolgente che abbiamo imparato a riconoscere nei televenditori. Per esempio quando ha parlato di "una opportunità straordinaria" per chi resterà al lavoro, si poteva cogliere nel suo sguardo lo stesso guizzo seduttivo di un venditore di multiproprietà a Santo Domingo. Quando ha garantito ai pensionati che per loro "non cambierà nulla, nulla", pareva che promettesse un pagamento in comode rate mensili. Ma non se ne sarebbe accorto nessuno, se non avesse concluso il suo spot chiedendo agli italiani - in cambio dei sacrifici appena annunciati - di continuare a votare per lui. Ecco, in quel momento sembrava di sentire non il saluto del presidente del Consiglio ma l´appello finale dell´imbonitore Cadeo: «Telefonate, telefonate subito al numero in sovrimpressione!». |