Commesse per il week end dietro le vetrine c´è la fila
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Laura (il nome è di fantasia) ha appena finito di servire una cliente. «Sì, lavoro per l´Immacolata, e sarò qui anche domenica prossima - sospira, mentre raccoglie dal pavimento di un negozio in prossimità del Duomo una pila di scatole di scarpe da riportare in magazzino - ma lo faccio ogni anno, sono abituata». Anche se una novità, questa volta, c´è: «Mio figlio è in prima elementare, e sta cominciando a capire la differenza tra un giorno di festa e gli altri. Mi ha chiesto perché non rimango a fare l´albero con lui come i genitori dei suoi compagni. Gli ho spiegato che anche se la scuola è chiusa, i negozi rimangono aperti, come per esempio gli ospedali o i ristoranti. E gli ho promesso che lo faremo stasera. Non è facile, ma non posso certo tirarmi indietro. Lo stipendio è buono, non vedo molte alternative».
Se per Laura trascorrere in negozio un giorno festivo è un problema, per tante altre, soprattutto giovanissime, il periodo natalizio è visto più che altro come un´opportunità per guadagnare qualcosa: «Mi hanno chiamato per lavorare dall´8 al 31 dicembre, tutti i giorni tranne Natale e Santo Stefano. Ho un contratto di collaborazione, mi pagano sulle 800 euro. Non è molto, lo so, ma almeno ne approfitto per mettere da parte qualcosa», racconta Elisa, studentessa di comunicazioni. Lei ha cominciato a lavorare sotto Natale un paio di anni fa, nella stessa catena di intimo: «Ci sono arrivata tramite un´amica. Cercavo un lavoretto per non dover pesare al cento per cento sui miei, ma nel resto dell´anno, tolta l´estate, non avrei potuto perché ho i corsi da seguire. Si sono trovati bene, e mi hanno richiamato. Il lavoro in questi giorni è tantissimo, la sera sono distrutta, ma va bene così».
Tra i clienti che, già nella tarda mattinata, affollano i negozi del centro in una giornata che, col passare degli anni, si è definitivamente consacrata all´inizio dello shopping natalizio, incontriamo anche Claudia, che distribuisce curriculum vitae in giro. Anche lei è in cerca di un lavoro stagionale, «magari anche solo nei weekend, tanto per raggranellare qualcosa. Mi sono mossa tardi, lo so - spiega - ma forse qualcuno si è tirato indietro all´ultimo momento. Io nella vita vorrei fare tutt´altro, seguo un master in beni culturali». Ma la titolare del negozio, anche questo di intimo, non ha quasi il tempo per ascoltarla, indaffarata com´è con una coppia di clienti stranieri: «Per Natale siamo al completo. Però puoi lasciare il curriculum: dopo il 7 gennaio probabilmente si muove qualcosa», le risponde. Per poi aggiungere: «Naturalmente tutto a tempo determinato, almeno all´inizio».
«Normalmente per i festivi facciamo i turni. Ma a dicembre capita di lavorare anche tre domeniche di seguito. Ormai ci siamo abituate - racconta un´altra commessa, questa volta di una catena di abbigliamento - In questo periodo prendiamo anche degli aiuti, ma il più delle volte scegliamo ragazze che hanno già lavorato da noi. Le richieste, comunque, non mancano».