Coin si fa largo in Europa
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Commercio Entro fine anno il gruppo veneto avrà completato la riconversione al marchio Oviesse di 25 negozi della catena tedesca Kaufhalle
 Coin si fa largo in Europa I prossimi passi dell’espansione all’estero in Francia, Gran Bretagna, Spagna e Paesi dell’Est Vincenzo Chierchia
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MILANO Il gruppo distributivo Coin, specializzato nel business dell’abbigliamento (e leader di mercato con una quota del 5%), accelera sull’estero. «In questo giorni — sottolinea l’amministratore delegato Paolo Ricotti — sono in corso in Germania le aperture dei primi cinque negozi Oviesse, nell’ambito della riconversione della rete Kaufhalle rilevata di recente. Presto se ne aggiungeranno altri 6, e per la fine di maggio dovremmo arrivare a 11 negozi. Per la fine dell’anno anno dovremmo arrivare a riconvertire in Oviesse circa 25 punti vendita». Il giro d’affari del gruppo Coin si è attestato nel 2000 intorno ai 2.364 miliardi di lire. Per l’esercizio 2001 si prevede di superare quota 3mila miliardi, grazie all’apporto delle nuove aperture. E Coin si sta già guardando intorno. L’intenzione dei vertici del gruppo veneto è di mettere in piedi una rete di negozi a livello internazionale presente sui principali mercati. «La Germania era un passaggio obbligato nell’ambito del processo di globalizzazione — aggiunge Ricotti — ora stiamo guardando con interesse anche a Francia, Gran Bretagna e Spagna. Dalla Germania valutiamo anche la possibilità di sviluppare iniziative mirate sui mercati più interessanti dell’Est Europa». Nello stesso tempo il gruppo Coin, nell’ambito della ristrutturazione della rete Kaufhalle, sta siglando alleanze di tipo commerciale con operatori interessati a entrare sul mercato tedesco approfittando di una rete di punti vendita di grandi dimensioni. In questo caso è stata utilizzata una formula già sperimentata nell’ambito della riconversione e ristrutturazione dei grandi magazzini Standa. I reparti alimentari sono stati ceduti alla catena tedesca Extra. Le partnership riguardano in particolare le catene Limoni (profumerie, già presenti in Italia nell’ambito del progetto Standa), Salmoiraghi&Viganò, specializzata nella vendita di occhiali, che ha aperto così in questi giorni il primo punto vendita in Germania. Nello stesso tempo ci sono verifiche in corso per lo sviluppo di aree attrezzate di prodotti alimentari made in Italy. Altre intese sono state siglate con Essanelle (coiffeur) e Reno (scarpe). In Svizzera l’alleanza con Migros per lo sviluppo in loco di una rete di vendita Oviesse è destinata a essere consolidata e incrementata. Un altro accordo di partnership è stato siglato con il gruppo Ligabue. Si tratta di una joint venture commerciale per sviluppare una catena di ristoranti e bar-ristoranti all’interno dei negozi Coin, con l’insegna rispettivamente Globe e Coin cafè. Nello stesso tempo, sono stati messi in cantiere importanti progetti sul fronte del business del bambino. È allo studio una alleanza con il gruppo Giochi Preziosi, leader nella distribuzione all’ingrosso e al dettaglio di giocattoli. Coin punta a sviluppare i propri marchi (Bimbus e soprattutto Kid’s Planet) in sinergia con la crescita della rete vendita Preziosi. Sono poi in fase di decollo nuove reti di vendita. Si tratta della Act destinata a proporre al mercato un assortimento di capi di abbigliamento con formula casual, con un posizionamento di prezzo medio-basso. Nello stesso tempo si sta testando la formula Coin beauty, sviluppata su 600 metri quadrati, specializzata in intimo donna e profumeria. Un altro progetto in fase di analisi riguarda la linea Coin casa, visti i risultati in alcune localizzazioni. Le linee sulle quali il gruppo si sta muovendo sono dunque, da un lato, l’internazionalizzazione con il formato Oviesse e, dall’altro, lo sviluppo di partnership mirate e nuovi format. «Nel 2001 la redditività crescerà ancora — conclude Ricotti — il ritorno all’utile è vicino». Nel corso dell’esercizio 2000 il margine operativo lordo è risultato pari a 124,5 miliardi (48,4 miliardi nel ’99). Il risultato operativo è stato positivo per 18,3 miliardi (-8,5 miliardi nel ’99); il risultato netto è risultato in perdita per 24,2 miliardi (-64,4 miliardi nel ’99). Martedì 8 Maggio 2001
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