11/3/2010 ore: 11:44

Città Sant’Angelo Rimettere al centro la qualità del lavoro

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Rimettere al centro la qualità del lavoro, attentata da contratti precari e feste sacrificate: così i sindacati intervengono nella diatriba sulle aperture domenicali dei negozi, dopo i sit-in dei lavoratori dell’Outlet al Village di Città Sant’Angelo e al consiglio regionale dell’Aquila, intimoriti di perdere il posto se non ci sarà una liberalizzazione delle aperture festive. «Esprimiamo solidarietà ai dipendenti del Città Sant’Angelo Village - fa sapere la Fisascat Cisl - ma il lavoro domenicale deve costituire l’occasione per la stabilizzazione dell’occupazione, non per la precarietà. Inoltre spesso le aziende utilizzano i lavoratori solo nei fine settimana: non può esserci lavoro di domenica se la società non si fa carico di garantire i servizi, asili nido, trasporti. La Regione non può porsi solo l’obiettivo di ampliare il numero di aperture domenicali, senza assicurare a tutti pari condizioni di qualità della vita e senza imporre alle aziende i necessari obblighi».
Non modificare la legge 11 sul commercio, ovvero non aumentare aperture domenicali e centri commerciali, per tutelare qualità del lavoro e diritto al riposo: è la posizione della Filcams Cgil. «La legge attuale è il giusto punto di equilibrio tra gli interessi dei commercianti, consumatori e lavoratori - dice Antonio Terenzi -; del resto la grande distribuzione garantisce occupazione per lo più precaria: bisognerebbe verificare il rispetto dei contratti con penalizzazione di chi è poco virtuoso».

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