Città della Scienza, stop a stipendi e 14 esime
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NAPOLI— Stipendi e quattordicesime bloccati, sciopero di quattro ore e sit-in davanti alla Regione a Santa Lucia: stamane scendono in piazza i dipendenti della Fondazione Idis e Città della Scienza Spa per chiedere un incontro urgente con Caldoro. Le criticità: solo la Fondazione Idis aspetta 7milioni di cui 3.8 alla firma, esigibili, dalla Regione che ha fermato ogni corresponsione alle partecipate. Il 29 giugno la Fondazione «a fronte di una posizione creditizia nei confronti della Regione estremamente consistente che ha generato nel tempo una grave esposizione debitoria», comunica ai dipendenti di Fondazione e Cuen Srl l’impossibilità di erogare gli stipendi maturati il primo luglio. Mentre Città della Scienza Spa, in posizione creditizia più consistente, comunica che il pagamento della quattordicesima mensilità verrà «posticipato per mancanza di liquidità provocata dai ritardi degli incassi dei crediti». «Entrambe le aziende non hanno indicato date certe per l’erogazione delle spettanze o la soluzione della crisi finanziaria», protesta la Filcams Cgil, e sono circa duecento, indotto escluso (guide scientifiche, servizi e aziende incubate) i lavoratori dipendenti che ora temono per il futuro di Città della Scienza. Ieri l’assemblea a Bagnoli che ha deciso l’astensione dal lavoro dalle 8.30 alle 12.30. Spiega un rappresentante dei lavoratori, Claudio Massa (Cgil): «L’ultima delibera di Bassolino nel marzo scorso ha conferito 2 milioni di euro alla Fondazione Idis che però è in forte affanno e non bastano a coprire gli stipendi, temiamo per la prosecuzione del progetto. Chiediamo che si riavvii il tavolo di confronto tra Regione, Città della Scienza e parti sociali sulla stabilizzazione di Città della Scienza».