1/12/2003 ore: 8:35

Chianciano: una catena di albergatori per le terme

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SABATO 29 NOVEMBRE 2003
EDIZIONE LOCALE - FIRENZE

 
 
Pagina XVII
 
 
CHIANCIANO
Una catena di albergatori per le terme


          Le mani degli albergatori sulle terme di Chianciano, un gigante offuscato dalla crisi del settore ma che può contare ogni anno su 50.000 clienti, un milione di cure erogate, sette miliardi di fatturato specifico, stabilimenti e gli antichi parchi Acqua Santa, Sillene e Parco Fucoli. La cordata locale, animata da una ventina di albergatori, sembra ad un passo dalla conquista della gestione delle terme, che la società proprietaria, controllata da Regione Toscana e Comune di Chianciano (42 per cento ciascuno), ha deciso di privatizzare. Ieri, alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte e del piano industriale, dei tre soggetti che avevano manifestato interesse ha formalizzato l´atto solo Banca Finnat, che ha presentato l´offerta per conto del raggruppamento di cui fanno parte gli albergatori, Monte dei Paschi di Siena, il Mps Merchant, la Banca di Credito Cooperativo di Chianciano ed altre imprese. Si sono chiamati fuori il gruppo Ata Hotels di Ligresti e il gruppo Vitawell che ha già vinto la gestione delle Terme di Montecatini. Euforia a Chianciano. «Per la prima volta gli albergatori locali diventerebbero protagonisti nella gestione delle terme ex Eagat» dice Anna Duchini, presidente dell´Associazione albergatori.
          La strada, però, è ancora lunga. L´assemblea dei soci delle Terme, convocata per l´11 dicembre, nominerà la commissione di cinque membri incaricata di valutare la proposta di piano industriale presentata da Banca Finnat. La decisione dovrebbe essere presa entro 180 giorni e dovrebbe portare alla formazione di una new company di gestione mista: il 70 per cento al socio privato che con la sua proposta ha garantito un capitale di oltre 5 milioni di euro e il resto alla proprietà pubblica. Top secret il piano degli albergatori. Si sa che, tra le altre cose, pensano di sfruttare la banda larga per affiancare una «città termale telematica» accanto a quella «reale».


          (ma.bo.)

 

 
 

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