CGIL assiste i precari licenziati
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Se entro il 23 gennaio i lavoratori con contratto a termine scaduto, non presenteranno un ricorso al proprio datore di lavoro perderanno il diritto di farlo. Martedì scorso è entrata in vigore la legge 183, il famoso collegato lavoro, che impone a tutti di impugnare il licenziamento entro 60 giorni. Una scadenza che, da adesso, si applicherà anche ai contratti di collaborazione o a tempo determinato senza eccezioni. Una norma, come ha più volte sottolineato la CGIL, che colpisce soprattutto i precari che attendono un eventuale rinnovo.
Le stime della CGIL parlano di una cifra compresa tra le 100mila e le 150mila persone coinvolte, in quella che è, coma ha più volte sottolineato il sindacato, una “norma sbagliata, ingiusta e con vizi di costituzionalità”, a cui si aggiunge la “gravità” della retroattività. Secondo il segretario confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, “il lavoratore precario, anche con contratto a termine scaduto, viene messo nella condizione di dover decidere in pochi giorni se impugnare il contratto irregolare o perdere per sempre quel diritto”. Questo “crea una disparità fortissima”: in questa maniera, prosegue il dirigente sindacale, “si equipara la conclusione di un contratto temporaneo ad un licenziamento”. Il sindacato di Corso d’Italia contesta Filctem, Femca, Uilcem e Confindustria ceramica hanno siglato il nuovo ccnl 2010-2013 dei settori piastrelle, ceramica sanitaria e materiali refrattari, riguardante circa 40.000 addetti di oltre 300 aziende (fra cui alcuni grandi gruppi anche multinazionali), in prevalenza ubicate in Emilia Romagna. L’intesa prevede un aumento medio mensile di 107 euro, più un’una tantum di 120 per il periodo 1° giugno-31 dicembre 2010. “Notevoli le novità raggiunte sotto il profilo normativo – spiega Francesco Fontanelli della Filctem nazionale –, a cominciare dal rafforzamento a tutti i livelli delle relazioni industriali e dei relativi strumenti, come osservatori
contrattuali, azioni concertate a tutela del ‘made in Italy’ sulla tracciabilità dei prodotti”. Condiviso, poi, l’obiettivo d’intervenire con linee guida su diversi temi, dalla sicurezza negli appalti alla protezione dei rischi connessi alla silice cristallina, dalle molestie allo stalking, al mobbing. Sul mercato del lavoro, per gli addetti ai comparti piastrelle e refrattari, viene introdotta una nuova disciplina in materia di contratti a tempo determinato e di somministrazione a termine, stabilendo una quota massima del 25% di tali istituti, da stabilizzare una volta superati i 43 mesi, non necessariamente continuativi. In tema di formazione, è rafforzato il ruolo sindacale nel comitato paritetico nazionale e vengono istituiti il libretto formativo del lavoratore e il registro centrale delle azioni formative di ogni singola azienda del settore. Per quanto riguarda il welfare contrattuale, dal 1° settembre 2012 sarà attivato un unico sistema di assistenza sanitaria integrativa, con un contributo di 140 euro l’anno a carico delle imprese. Inoltre, a decorrere dal 1° gennaio 2013, verrà incrementata per gli addetti della ceramica sanitaria la quota di contribuzione (dall’1,6 all’1,7%) a Foncer, il fondo di previdenza complementare di categoria. Ci sarà anche la possibilità di modifiche temporanee all’orario di lavoro, da contrattare con le Rsu, mentre sarà regolata la fruizione dei permessi mensili per i portatori di handicap e allungato il periodo di comporto per gli affetti da patologie oncologiche. Infine, la classificazione del personale si arricchisce di nuovi profili operai. /Manifestazione a Roma il 1° dice